Carlo Villano vescovo di Pozzuoli-Ischia: «Nel solco di San Gennaro»

La prima uscita ufficiale nella cattedrale di San Paolo a Monterusciello

Carlo Villano nuovo vescovo di Pozzuoli-Ischia
Carlo Villano nuovo vescovo di Pozzuoli-Ischia
di Nello Mazzone
Mercoledì 20 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 21 Settembre, 08:00
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Tra gli ammalati dell'ospedale Santa Maria delle Grazie e, poi, tra le detenute del carcere femminile di Pozzuoli. Sono le prime due uscite pubbliche ufficiali scelte, non a caso, dal nuovo vescovo di Pozzuoli-Ischia monsignor Carlo Villano, che ha preso possesso canonico della diocesi nel corso della suggestiva e molto partecipata celebrazione eucaristica di ieri sera.

Nella cattedrale di San Paolo a Monterusciello, gremita di fedeli, di esponenti del clero campano e di tutti i Comuni che rientrano nella vasta area della nuova diocesi, voluta da Papa Francesco un anno fa con l'accorpamento della chiesa ischitana con quella flegrea, è iniziato il ministero pastorale di Carlo Villano. Il 54enne prelato, originario di Capua e molto legato agli ambienti dello scoutismo cattolico, prende il posto di monsignor Gennaro Pascarella, divenuto vescovo emerito di una delle diocesi più antiche della storia della Chiesa, che ha sede nel cuore del Rione Terra. 

Sotto le volte della moderna architettura della cattedrale sorta nel quartiere del post-sisma, è stata letta la bolla pontificia e tracciato il cammino del nuovo vescovo, che ha scelto nel suo stemma immagini che rievocano l'arrivo di San Paolo tra i fedeli di Puteoli, nel suo cammino verso l'Urbe. «Il martirio di Gennaro ci riporta alla sorgente da cui tutto è scaturito, l'adesione al Vangelo e alla parola di Cristo ha detto nella sua omelia il nuovo vescovo di Pozzuoli, ringraziando gli altri prelati presenti, tra i quali il presidente della Conferenza episcopale della Campania e vescovo di Acerra monsignor Antonio Di Donna e gli arcivescovi Domenico Battaglia di Napoli e di Pompei Tommaso Caputo.

Il credente sa che la sua vita è nelle mani di Dio. La presunzione, a volte inconsapevole, di essere esclusivi padroni della propria vita è un male di questa nostra società. Affido questa nostra amata chiesa puteolana nelle mani del Signore. Una Chiesa che sa ascoltare davvero». 

 

E queste prime parole da vescovo di Pozzuoli-Ischia di monsignor Carlo Villano diventano missione pastorale, con la scelta dei luoghi di sofferenza e detenzione degli ospedali e delle carceri nei quali portare il messaggio evangelico di speranza. Domani, infatti, Villano visiterà l'ospedale San Paolo di Fuorigrotta e poi l'Istituto penale minorile di Nisida. Gli ammalati, le detenute, i giovani che hanno sbagliato e che ora dovranno reinserirsi in un percorso di risocializzazione. Nell'omelia anche il riferimento alla fusione delle due precedenti diocesi puteolana e isclana, con la affascinante «missione di valorizzare le affinità delle due comunità diocesane, come voluto dal nostro Santo Padre Francesco».

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Nella mattinata di sabato prossimo monsignor Villano visiterà a Ischia luoghi di accoglienza e di solidarietà verso i più bisognosi. «Le nostre città devono ritrovare il senso della solidarietà e della comunità - ha detto ancora Villano - Un senso di condivisione che si oppone all'individualismo. Una attenzione al territorio e alla comunità, per un comune impegno nel segno dell'Apostolo Paolo». Sabato pomeriggio, poi, a partire dalle 17.45 è previsto il primo incontro ufficiale con le autorità civili e militari nella sede della Curia vescovile di Ischia, mentre alle 18.45 partirà la processione con il clero isolano da via Seminario fino alla Cattedrale Santa Maria Assunta. 

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