Lavori alla Reggia di Quisisana per accogliere il Doriforo di Stabiae

La ristrutturazione inizierà lunedì

Il Doriforo di Stabia
Il Doriforo di Stabia
Venerdì 3 Marzo 2023, 17:14
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Il Doriforo di Stabiae, la più preziosa copia romana del celebre originale greco perduto, di età classica, eseguito da Policleto e databile intorno al 450 a.C. non è ancora rientrato in Italia, ma il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel già prepara lo spazio che dovrà accogliere la preziosissima statua antica, alta 1,96 cm e trafugata nel 1976, attualmente detenuta dal Minneapolis Institute of Art negli Usa. Il rientro del Doriforo di Stabiae dovrebbe essere ormai imminente, dopo una lunga e travagliata vicenda giudiziaria internazionale.

La statua troverà un allestimento nel Museo nazionale Libero D'Orsi nella Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia, che dal prossimo 6 marzo sarà chiuso al pubblico proprio per consentirne interventi di ampliamento e valorizzazione. «Un concept innovativo interesserà i depositi, al fine di renderli sempre più non solo luoghi di conservazione ma anche di fruizione e ricerca , mentre il percorso di visita museale sarà arricchito di ulteriori reperti, approfondimenti e strumenti multimediali», scrive in una nota il Parco archeologico.

Il progetto di valorizzazione è a cura del direttore Zuchtriegel e di Maria Rispoli, responsabile del Museo, in collaborazione con la Scuola Superiore Meridionale Università Federico II di Napoli. I depositi archeologici, distribuiti su una superficie di circa 400 mq, un tempo destinati alle scuderie reali e a locali di servizio, ospiteranno circa 8mila reperti provenienti dagli scavi effettuati negli anni Cinquanta dal preside D'Orsi presso l'antica Stabiae. «L'ampliamento del museo e la sistemazione dei depositi ha l'obiettivo di rendere questi luoghi un polo museale di eccellenza a Castellammare di Stabia, integrando l'offerta culturale e il circuito archeologico dell'antica Stabiae, in rete con Villa San Marco e Villa Arianna, esempi straordinari di ville romane aristocratiche sul pianoro di Varano» sottolinea il Direttore del Parco.

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