Catena di crolli e paura: cinque sgomberi in un giorno tra Castellammare e Torre del Greco

A Torre del Greco sgomberati altri due edifici

L'edificio crollato a Castellammare
L'edificio crollato a Castellammare
di Aniello Sammarco e Fiorangela d'Amora
Giovedì 20 Luglio 2023, 07:41 - Ultimo agg. 08:06
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Solaio caduto e fessure nelle pareti: evacuate due ali di altrettante palazzine. È psicosi crolli a Torre del Greco. Troppo fresca la ferita legata al cedimento strutturale che ha fatto tremare corso Umberto I, perché la corsa dei mezzi di vigili del fuoco e polizia municipale non riportasse alla mente le terribili ore vissute domenica.

Ieri nessun ferito, ma ancora una volta si grida al miracolo.

Specie dopo avere visto le immagini di come è ridotta la stanza dell'appartamento di terza traversa via Teatro, dove ieri è venuto giù un solaio: solo una casualità ha voluto che sotto i calcinacci non si sia trovato nessuno del nucleo familiare.

La notizia è arrivata al Comune (dove è ancora attivo il centro operativo) quando il sindaco Luigi Mennella e i dirigenti erano ancora impegnati a studiare soluzioni per fronteggiare l'emergenza dei 120 sfollati tra corso Umberto I e vico Pizza. Nemmeno il tempo di registrare l'ennesimo dissesto statico in centro e nel tardo pomeriggio vigili del fuoco e polizia municipale sono intervenuti a corso Avezzana, a ridosso dell'area dello shopping cittadino. I proprietari di un piccolo immobile hanno notato fessure sospette. Responso inequivocabile: i problemi deriverebbero - secondo i vigili urbani - da lavori che stanno interessando la palazzina attigua e che potrebbero averne minato le strutture portati. Necessaria l'evacuazione delle due unità immobiliari (entrambe disabitate) e di un'attività commerciale con ingresso fronte-strada.

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In mattinata a Castellammare altri problemi. Prima poche pietre e all'improvviso il crollo che ha invaso la strada e rotto il silenzio della notte: dieci famiglie sgomberate. In via Salita Quisisana erano in corso demolizioni di un fabbricato, ma quando tutto è venuto giù nessuna ruspa era all'opera.

La zona dove è avvenuto il cedimento dell'ultima parte di un edificio già deserto, è il cuore del centro antico stabiese. L'inizio della lunga salita, che porta alla zona collinare, a pochi passi dalla fonte San Giacomo, l'istituto scolastico Panzini, accerchiata da palazzi e alberi. Una densità abitativa molto alta. «Mio padre ha sentito delle pietre che cadevano, ha capito subito che stava per crollare qualcosa ed è sceso in strada». Antonio a metà mattinata è ancora lì in strada assieme a tutta la famiglia, dalle 4 il suo sonno è stato interrotto, come per gran parte del quartiere che si è ritrovato all'incrocio che conduce al centro antico o verso Quisisana. Il muro crollato era parte di un palazzo già disabito e in parte andato giù, nessun ferito ma solo tanta paura che il cedimento potesse interessare edifici vicini.
Una possibilità che i tecnici comunali stanno ancora valutando, così in via precauzionale sono dieci le famiglie evacuate. In tutto quasi sessanta le persone che hanno trovato alloggio presso parenti, amici o vicini. Tra loro un neonato e una bambina di tre anni.
 

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