Chiede soldi alla nipote, dopo il rifiuto le spara ma l'arma si inceppa: arrestato

ll 55enne tossicodipendente accusato di tentato omicidio

La pistola sequestrata
La pistola sequestrata
di Carla Cataldo
Mercoledì 18 Ottobre 2023, 08:29
3 Minuti di Lettura

Aveva trasformato quella pistola giocattolo in un'arma in grado di uccidere davvero. L'ha caricata, poi l'ha puntata in faccia a sua nipote, colpevole, a suo modo di vedere, di non avergli consegnato i soldi per comprare l'ennesima dose di droga. Infine ha premuto il grilletto senza pietà, animato da una gelida e assurda follia. Il destino, però, ha voluto che quel proiettile s'inceppasse nella canna dell'arma, salvando la vita di una donna innocente e trasformando una possibile tragedia in un terribile ricordo. È una storia terrificante quella che arriva dai vicoli di Ercolano. Protagonista un cinquantacinquenne tossicodipendente arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio, tentata estorsione, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine l'uomo, in preda ad una crisi di astinenza, si sarebbe presentato sotto casa di sua nipote, nel cuore del centro storico della cittadina vesuviana. «Dammi i soldi se no ti ammazzo», la frase ripetuta tra le grida di quello che sembrava l'ennesimo sfogo di un uomo schiavo della sua dipendenza.

La nipote però non cede. Si rifiuta di sborsare altro denaro. E lo stesso fa anche suo marito. Sembra finita lì. Ma il peggio deve ancora venire. Il cinquantacinquenne sfila dalla cintura una pistola giocattolo senza il tappo rosso. In realtà è un'arma vera. Modificata per uccidere.

L'uomo la punta in faccia alla donna che non crede ai propri occhi. Davanti allo sguardo pietrificato della giovane il 55enne le poggia la canna della pistola sulla fronte. «Non sto scherzando, dammi i soldi perché ti ammazzo davvero», ripete sfiorando il grilletto.

Video

La donna non risponde, non reagisce, non crede ai propri occhi. Suo zio però non ha pietà. Prende l'arma, la carica con un proiettile e alla fine spara. Dalla canna della pistola però il colpo non esce. Come se il destino avesse inghiottito quella pallottola di piombo per salvare una vita innocente. L'uomo si infuria mentre la donna si perde in un profondo sospiro di sollievo.

In qualche modo i due coniugi riescono a chiamare il 112. Dalla centrale operativa dei carabinieri parte la chiamata alla caserma di Portici. Da qui le auto dei militari dell'Arma si fiondano sul posto. Ma il cinquantacinquenne si è già dileguato. È scappato per barricarsi nella sua abitazione. I carabinieri arrivano davanti a casa sua e per bloccarlo ingaggiano un violento scontro fisico. Alla fine riescono a portarlo via e arrestarlo. Nel corso dell'operazione viene scoperta e sequestrata anche l'arma utilizzata, nel frattempo nascosta nei pressi della sua abitazione, assieme a 8 munizioni calibro 7,65 e 3 di calibro 6,35 millimetri. Ciò che resta di una storia di assurda follia che solo per caso non si è trasformata in tragedia.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA