Giorgia Meloni al Parco Verde di Caivano: «Qui lo Stato ha fallito, tornerò con tutti i ministri»

Comitato per l'ordine e il servizio pubblico insieme con il capo della polizia Pisani

La presidente del consiglio Giorgia Meloni al Parco Verde di Caivano
La presidente del consiglio Giorgia Meloni al Parco Verde di Caivano
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 1 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:33
5 Minuti di Lettura

Inviato a Caivano

«Se siamo qui dopo dieci anni vuol dire che lo Stato ha fallito», dice Giorgia Meloni, senza fare giri di parole, quando termina il comitato per l'ordine e la sicurezza convocato per l'occasione a parco Verde. È un mea culpa collettivo quello della premier che serve a far capire che, stavolta, i riflettori su questo degradato quartiere della periferia, anzi delle periferie napoletane, non si spegneranno. Anzi partirà da subito la bonifica dello Stato e, stavolta, ci sarà «l'impegno costante di tutti i ministri per verificarne l'andamento». Con un assaggio ieri se la visita non è solitaria ma ci sono i ministri Piantedosi (Interni), Valditara (Istruzione) e Abodi (Sport). Come a dire che serve una svolta non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche di servizi e formazione per le nuove generazioni.
Un piano che vale per tutte le periferie perché «non ci possono essere, qui come altrove, zona franche». D'altronde il caso della piccola Fortuna Loffredo lanciata dal balcone per sfuggire al suo orco doveva segnare già uno spartiacque. E invece nulla se dopo dieci anni il quartiere ex 219 ritorna al centro delle cronache per la violenza di un branco su due cuginette di 10 e 12 anni.

Elicotteri in volo e quartiere completamente blindato dalle forze dell'ordine per l'arrivo della premier. Colpa delle minacce che le sono arrivate il giorno prima via social, specie dagli ex percettori del reddito di cittadinanza. Ma alla fine tutto fila liscio. Con la Meloni che raggiunge don Maurizio Patriciello, il prete anti-clan, entrando dalla canonica. Un incontro di 40 minuti a cui partecipa anche il vescovo di Acerra, Angelo Spinillo. «Alla premier abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi», racconta il sacerdote: da anni occupato a dare voce a questo quartiere costruito lungo l'asse di scorrimento veloce Nola-Villa Literno, che segna il confine tra le province di Napoli e di Caserta. «Ha dichiarato con fermezza l'assunzione dell'impegno necessario al risanamento delle strutture distrutte e abbandonate al degrado, come pure il potenziamento di mezzi e di persone per le agenzie che nel territorio svolgono azione di formazione ed educazione», aggiunge il Vescovo.

Con entrambi che chiedono norme per limitare il mercato di immagini e video porno. 

Subito dopo il comitato per l'ordine e il servizio pubblico nel vicino istituto superiore Morano con Questore, prefetto, magistrati e i vertici delle forze dell'ordine (presente anche il numero uno della Polizia Vittorio Pisani che conosce bene questa realtà).

E all'uscita la Meloni illustra il lavoro dei prossimi mesi. «Secondo due direttrici», specifica. La prima: «Fermezza dello Stato contro la criminalità, l'illegalità e la droga. Questo territorio sarà radicalmente bonificato». La seconda: «Dotare questo territorio dei servizi che i cittadini aspettano da tempo. Anzitutto la bonifica di questo grande centro sportivo che ora una discarica a cielo aperto. Il nostro obiettivo - è la promessa - sarà riaprirlo entro la prossima primavera. Coinvolgiamo il Genio militare per pulirlo, Sport e Salute per riqualificarlo e le Fiamme oro per gestirlo. Vogliamo dare il segno di uno Stato capace di operare. È un intervento - aggiunge - da circa 10 milioni di euro». 

Parliamo di un'area, quello del centro Delphinia ora sotto sequestro, di circa 25mila metri quadri, con piscine, palestre e campi da tennis. E tra pochi mesi sarà una struttura al servizio non solo di Caivano, che conta 37mila abitanti, ma anche degli altri comuni del circondario. «E non servirà solo per la pratica sportiva, perché con i 12 milioni del ministero della Cultura diventerà un vero e proprio centro polifunzionale, offrendo un'opportunità di lavoro - evidenzia la premier -, proprio per la gente del quartiere». E si raccomanda che la struttura dia lavoro alla gente del posto. Infine il versante scolastico: «Arriveranno una ventina di nuovi docenti e più fondi per le scuole, che consentano soprattutto l'apertura pomeridiana con attività extracurriculari; a livello nazionale inoltre saranno varate norme più severe contro l'evasione scolastica». 

Video

Ovviamente la Meloni non poteva non incontrare i vertici istituzionali locali. Prima il sindaco Gaetano Manfredi (in qualità di vertice della Città metropolitana), poi il governatore Vincenzo De Luca. Incontro quest'ultimo che rischia di saltare a causa dei tempi ristretti fissati dall'agenda della premier attesa in serata ad Atene. «Il tema di Caivano, è un tema esemplificativo delle tante periferie della nostra area metropolitana, ma anche delle nostre città. È ovvio che ci sia la necessità di risposte, partendo da un maggiore impegno», spiega il primo cittadino. Poi, incontro last minute con De Luca, all'aereoporto di Capodichino prima che la Meloni parta. «Ho sottolineato la necessità del rafforzamento delle misure di sicurezza e della presenza 24 ore su 24 in strada delle forze dell'ordine per il contrasto alla criminalità e per dare fiducia ai cittadini» spiega De Luca che ha confermato alla premier l'impegno della Regione «a sostegno del mondo della scuola per consentire l'apertura pomeridiana degli istituti e ad attivare un servizio di psicologi» e «la disponibilità a dare una mano al comune di Caivano per progetti di riqualificazione urbana, a partire dal parco Verde». Ma De Luca tiene, soprattutto, a ringraziare la Meloni «per la visita e gli impegni assunti». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA