Ischia, nel decreto 10 milioni l'anno. Rabbia sull'isola: «Sono solo briciole»

Delusi anche i sindaci vicini al centrodestra

La frana di Casamicciola
La frana di Casamicciola
di Massimo Zivelli
Venerdì 13 Gennaio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 08:46
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Non ci sono risorse finanziarie sufficienti per la ricostruzione post-sisma e l’emergenza dissesto idrogeologico ad Ischia. Sarà infatti di soli 40 milioni di euro totali l’impegno finanziario che Giorgia Meloni e i suoi ministri mettono a disposizione per colmare una emergenza territoriale, sociale ed economica che invece stando alle stime ufficiali necessiterebbe di 400 milioni solo per il 2023. La realtà, uscita dal testo liquidato nel pomeriggio di ieri dalla Commissione Ambiente della Camera, indica dunque la cifra di 10 milioni l’anno, “spalmati” sugli esercizi finanziari dello Stato dal 2023 al 2026. E la differenza fra le cifre ipotizzate e quelle che invece vanno a delinearsi alimenta la delusione degli ischitani e dei sindaci, anche di quelli vicini al centrodestra.

Delusione anche fra i parlamentari dell’opposizione che hanno dato battaglia in Commissione, facendo saltare un altro emendamento del governo che, nell’ambito del “decreto Ischia”, puntava a concedere 42 milioni di euro a non meglio specificate aree del Paese, non includendo fra queste Ischia. «Come presidente nazionale dell’Ancim, l’associazione piccole isole, chiederò subito un incontro al premier, perchè con questi soldi riusciremo giusto a togliere fango e detriti dalle strade, non certo a far avviare le opere di messa in sicurezza del territorio, per non parlare di ricostruzione post sisma e post frana», dice il sindaco di Forio Francesco Del Deo, esponente del centrodestra.

Sulla stessa lunghezza d’onda un altro sindaco di centrodestra, Giacomo Pascale di Lacco Ameno, contrario anche al fatto che mentre a Giovanni Legnini è stata confermata la guida dei due Commissariati di governo, le decisioni sul nuovo piano sul rischio idrogeologico sono affidate all’Autorità di Bacino e quello per la ricostruzione alla Regione. Ad attaccare a testa bassa il governo è da Bruxelles Giosi Ferrandino. «Dilettanti allo sbaraglio - tuona l’europarlamentare ex pd ed ora Renew Europe-Azione - perchè come nel caso delle accise sulla benzina e tante altre cose su cui Meloni ed il centrodestra hanno costruito la loro campagna elettorale ingannando gli italiani, anche sul dramma vissuto da Casamicciola e dall’isola d’Ischia al momento di passare dalle chiacchiere ai fatti si scopre che non ci sono i soldi per finanziare gli interventi.

Daremo battaglia per difendere i diritti di migliaia di ischitani e siamo pronti a guidare la mobilitazione perchè la stagione turistica si avvia fra tre mesi e si rischia di andare allo sfascio».

«Assieme ai colleghi Stefano Graziano e Piero De Luca - dice Francesco Emilio Borrelli - abbiamo fatto una opposizione costruttiva per evitare di far perdere a Ischia anche quel poco che il governo mette a disposizione». L’esponente di Europa Verde ha parlato poi di un emendamento che avrebbe stanziato 42 milioni per altre emergenze, ritirato dalla maggioranza dopo che lo stesso Borrelli aveva proposto di destinare questi soldi alla “cura” delle fragilità idrogeologiche dell’isola.

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Non approvato l’emendamento di Piero De Luca che avrebbe concesso alle popolazioni colpite dal disastro la sospensione dell’Imu, come deciso per altri casi. È passato invece l’emendamento proposto dai sindaci che prevede lo stanziamento di 500mila euro per la mobilità degli studenti isolani. «Grazie all’impegno del governo e con la collaborazione di tutte le forze politiche è stato fatto un passo importante per aiutare Ischia», ha dichiarato Giampiero Zinzi della Lega, che lunedì sarà relatore alla Camera del provvedimento da convertire in legge. Zinzi si dice fiducioso che il governo possa mettere sul piatto degli aiuti ulteriori 20 milioni e che, a piano di risanamento e ricostruzione presentato, si troveranno altre risorse per finanziare la rinascita di Ischia.

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