Ischia, arriva Musumeci Sui fondi sale la tensione

Il ministro del Sud atteso a fine mese

Ischia, arriva Musumeci Sui fondi sale la tensione
di Massimo Zivelli
Mercoledì 11 Gennaio 2023, 08:54
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La ricostruzione post-frana e post-sisma di Casamicciola non potrà prescindere dal fattore finanziario. Riuscirà il governo a far seguire i fatti alle tante rassicurazioni dei giorni della tragedia del 26 novembre, e a trovare materialmente i soldi per avviare opere e interventi previsti nel decreto Ischia che a breve il Parlamento dovrà convertire in legge? Mentre sindaci e cittadini dell'isola sperano che questa volta da Roma arrivino segnali concreti, la politica si agita e polemizza.

L'eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello attacca ma dagli alleati di centrodestra la risposta è un secco no comment mentre il ministro per il Sud Nello Musumeci entro la fine di gennaio sarà a Ischia proprio per fare il punto sui fondi governativi.

Le stime parlano di oltre un miliardo di euro spalmato su diversi esercizi finanziari dello Stato, di cui 400/500 milioni da mettere subito sul tavolo e quindi nel 2023, e questo per far fronte a ben tre emergenze sullo stesso territorio: il sisma del 2017 e le frane del 2009 e del 2022. Ma mentre in Parlamento la Commissione Ambiente è al lavoro per convertire il decreto in legge valutando i circa 60 emendamenti ammessi, non prima di aver avuto un confronto con il governo che ha il compito di tenere i cordoni della borsa, Martusciello spara ad alzo zero contro il commissario di governo Giovanni Legnini.

«Chiede 500 milioni subito? Strumentalizza la sua posizione - dice l'eurodeputato e coordinatore regionale di Forza Italia - mettendo in difficoltà il governo con cifre che sono fuori da ogni logica di bilancio. Le nostre priorità sono ridare la casa a chi l'ha persa e mettere in sicurezza il territorio. Con serietà e con una attenta analisi dei costi.». Poi la bordata: «Capiamo la delusione di Legnini per la sua sostituzione di commissario per la ricostruzione nelle Marche ma non giova a nessuno cominciare una battaglia politica contro il governo di cui si è ancora commissario».

In realtà già nella campagna elettorale isolana Martusciello aveva alzato il tiro contro Legnini (allora commissario al solo sisma) caldeggiando la nomina dell'ex sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna, quale nuovo commissario alla Ricostruzione. Ma la polemica non sembra aver fatto breccia neppure fra gli alleati del centrodestra. «Fin dal primo momento - affermano i sindaci di Forio e Lacco Ameno, Francesco Del Deo e Giacomo Pascale - abbiamo chiesto al governo di affidare al commissario Legnini anche la nuova emergenza. se non altro perchè ha operato bene da quando ha iniziato a gestire il problema della ricostruzione post sisma e quind, a differenza di altri paracadutati, è già a conoscenza di tutti i problemi del territorio». Del Deo e Pascale ribadiscono forte stima e fiducia per Legnini «anche alla luce della sua grande esperienza amministrativa e di conoscitore delle leggi, essendo stato vicepresidente del CSM».

E non basta. «Non voglio pensar male, ma le affermazioni di Martusciello sono davvero inverosimili - dice il sindaco di Lacco Ameno - laddove dice di sostenere le stesse priorità di cui Legnini sta dando conto al Parlamento e al governo e poi affermando che in costi elencati sono insostenibili da quel governo che di fatto ha nominato lo stesso Legnini. E poi, i conti alla Stato vengono presentati attraverso gli studi tecnici e finanziari redatti dagli esperti che collaborano con le istituzioni e con la Protezione Civile. I soldi verranno impiegati per Ischia e per i cittadini, non certo per finire nelle tasche di Legnini».

Da Roma gli esponenti istituzionali gettano acqua sul fuoco. «Il nostro invito - dice Giampiero Zinzi della Lega, che in Commissione Ambiente è il relatore del decreto Ischia - è di abbassare i toni e farci fare il nostro lavoro nell'interesse di Ischia e della sua popolazione. Abbiamo una sessantina di emendamenti che stiamo valutando e ce ne sono anche alcuni che riguardano gli impegni di spesa che il governo intenderà affrontare e sui quali ci stiamo confrontando con il Mef». E in serata è lo stesso Martusciello a ricalibrare il tiro, preferendo spostare la polemica sui governi di centrosinistra che avevano sempre dato spazio a Ischia nei decreti per le altre emergenze: «Una volta era Genova, una volta il Milleproroghe, quando andava bene e quando si ricordavano delle emergenze dell'isola più bella del mondo» mentre «oggi, con questo governo, possiamo dire che Ischia ritrova dignità e rispetto» grazie ai decreti ad hoc. Che però finora hanno stanziato, è il caso di ricordarlo, appena due milioni.

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