Ischia, la suora arrestata al gip: «Io violenta? Colpa di caldo e stress»

Dopo la scoperta del video ai piccoli ospiti furono vietati i cellulari

Ischia, la suora arrestata al gip: «Io violenta? Colpa di caldo e stress»
di Dario Sautto e Massimo Zivelli
Venerdì 18 Novembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 19 Novembre, 08:56
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È stato un interrogatorio in carcere durato molte ore e a tratti teso e drammatico, quello della suora arrestata l’altro giorno nell’ambito della inchiesta sui presunti maltrattamenti ai minorenni della casa di accoglienza Santa Maria della Provvidenza a Casamicciola Terme, gestita dalle suore di Santa Teresa del Bambin Gesù.

Presente l’avvocato difensore Giorgio Varano, nell’udienza per la convalida dell’arresto il gip ha a lungo incalzato Marie Georgette Rahasimalala, la suora 55enne originaria del Madagascar, principale accusata nell’inchiesta che ha coinvolto altre consorelle, fra le quali la ultraottantenne Madre superiora Angela De Bonis (detta suor Edda), Noeline Razanadraozy, 51 anni, anche lei del Madagascar e anche lei addetta alla mensa, e Alice Albaracin, la religiosa 48enne nata nelle Filippine, addetta invece al doposcuola. Suor Marie Georgette ha negato tutti gli addebiti, tranne l’unico episodio documentato, quello del video girato con lo smartphone dalla bimba di 9 anni che nel luglio scorso è servito a far scattare le indagini dei carabinieri della Compagnia di Ischia e della IV sezione della Procura che si occupa di tutela delle fasce deboli. 

Dichiarandosi «mortificata» per il suo gesto motivato dal «forte stress accumulato ai fornelli nelle calde giornate del luglio scorso», Marie Georgette ha voluto precisare che lo scatto di violenza sarebbe avvenuto solo ai danni del bimbo di 4 anni e non anche nei confronti del fratello di otto anni.

«Suor Marie Georgette è apparsa sinceramente pentita di quel gesto e non ha negato di aver avuto una reazione assolutamente esagerata in quella determinata circostanza» ha confermato l’avvocato Varano, che presenterà istanza al Riesame per ottenere l’annullamento del provvedimento di custodia in carcere. «Ho dato un’occhiata alle carte - ha poi aggiunto il difensore - e ritengo che le accuse non possano basarsi solo su dichiarazioni peraltro non contestualizzate».

L’interrogatorio di garanzia per le altre tre religiose, attualmente sottoposte al divieto di dimora in Campania e anche esse difese da Giorgio Varano, si svolgerà lunedì.

Intanto dai verbali emergono altri dettagli sconcertanti sul clima che si viveva nella casa di accoglienza. Dopo l’aggressione ripresa dalla bimba di 9 anni, le suore vietarono l’utilizzo dei telefonini. «Non volevo tornare più nell’istituto, anche perché suor Edda mi controllava sempre la borsa» ha raccontato la bimba durante l’interrogatorio. «Il giorno dopo il video, ho visto che le suore stavano togliendo i telefoni agli altri bimbi e lo hanno tolto anche a me, dicendomi di non portarlo più» ha aggiunto la piccola. Che i bambini venissero privati dei cellulari è emerso anche dalle intercettazioni video eseguite dai carabinieri all’interno di una sala dell’istituto, dove era stata piazzata una telecamera subito «scoperta» dalle consorelle. Nonostante in quella stanza nessuno parlasse più, la telecamera ha catturato la scena di una suora che si avvicinata a uno dei bambini presenti, strappandogli il telefonino dalle mani per controllare il contenuto. Un atto di «violenza psicologica sui minori» secondo il gip Federica De Bellis.

Un po’ come ha raccontato la bimba di 9 anni, che era stata costretta a consegnare il suo telefonino nelle mani di suor Alice, che le aveva imposto di cancellare il video delle violenze. Filmato rimasto nella memoria dello smartphone, e che la bambina aveva recuperato e fatto poi vedere alla mamma. Ora gli investigatori sono alla ricerca di altre possibili vittime. Dal racconto della bimba di 9 anni emerge un quadro allarmante: «Suor Nellina picchia i bimbi più piccoli, quelli di 3-4 anni. Li bacchetta con una ciabatta colpendoli sulle braccia. Ha la mano molto forte e ha picchiato anche me in passato». E ancora, il bimbo di 9 anni – ripreso nel video mentre perde sangue dal naso dopo uno schiaffo violento e poi medicato con il limone – era talmente «impaurito delle possibili ripercussioni nei suoi confronti» scrive il gip nell’ordinanza, che si rifiutò di testimoniare. Clima di omertà confermato dal comportamento di una 14enne che chiama «spia» la bimba di 9 anni che aveva filmato, mentre un ospite 16enne è stato intercettato mentre «istruiva» i più piccoli: «Qui ci sono le telecamere, ogni cosa che dici viene registrata. Guarda come vi comportate qua dentro». 

Video

A Casamicciola intanto la viceprefetto Simonetta Calcaterra, commissario al Comune, è riuscita a scongiurare la chiusura dell’istituto, che avrebbe comportato il trasferimento in terraferma della ventina di minori ospitati per disposizione del Tribunale che li ha allontanati per gravi problemi dalle famiglie di origine. Calcaterra ha ottenuto infatti dall’Ordine delle suore di Santa Teresa del Bambin Gesù l’invio a Ischia di quattro religiose che subentrano alle consorelle sotto inchiesta e, in collaborazione con il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, ha fatto intervenire le assistenti sociali dell’Ufficio di Piano dell’Ambito isolano.

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