Caivano, la Giustizia entra a scuola e comincia dal Parco Verde

In collegamento con il Morano 107 istituti per la lezione con i magistrati

La Giustizia entra a scuola e comincia da Parco Verde
La Giustizia entra a scuola e comincia da Parco Verde
di Marco Di Caterino
Venerdì 1 Marzo 2024, 07:17 - Ultimo agg. 13:03
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«La Giustizia adotta la scuola». E lo fa nel nome di Vittorio Occorsio, il magistrato ucciso dai terroristi di Ordine Nuovo, per le sue inchieste sui servizi deviati e su due tentativi di colpo di stato in Italia. E quale posto più significativo di Caivano quello scelto dalla Fondazione Vittorio Occorsio, per presentare e dare il via alla quarta edizione dell'iniziativa “La giustizia adotta la scuola” in quell'autentico presidio di legalità che è l'istituto superiore Morano, scuola di eccellenza e fucina di talenti, circondato dal Parco Verde, il difficile quartiere, che per anni è stata la piazza di spaccio più grande d'Europa.

Ieri mattina nell'auditorium della scuola e in presenza di 120 studenti del Morano altri delle scuola del territorio, e in collegamento on line con i dirigenti scolastici, docenti e alunni di altre 107 scuole sparse su tutto il territorio nazionale, è partita la quarta edizione dell'iniziativa che si pone come risultato la maggiore conoscenza e presenza di comportamenti sociali virtuosi da parte della comunità studentesca in termini di cittadinanza attiva più consapevole, cultura della legalità, interesse verso la cornice costituzionale e l'ordinamento giuridico. A fare gli onori di casa, la vulcanica preside Eugenia Carfora, che ha presentato i relatori Vittorio Occorsio, nipote del giudice eroe ucciso dai terroristi di Ordine Nuovo, nonché co-fondatore della fondazione, Luigi Salvato, procuratore generale della Corte di Cassazione e componente del Comitato scientifico della fondazione Vittorio Occorsio, il prefetto Filippo Dispenza coordinatore Commissione straordinaria di Caivano, Fabio Ciciliano, commissario alla riqualificazione di Caivano, Marianna Salierno responsabile del settore edilizia scolastica della Citta Metropolitana di Napoli e l'attrice campana Anna Ferraioli Ravel. A coordinare gli interventi il giornalista Dario Del Porto. In platea la presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo e la procuratrice per i minori Maria De Luzenberger, i vertici provinciali di carabinieri, polizia e guardia di finanza.

Dopo l'intervento di Vittorio Occorsio, nipote del giudice ucciso, che ha illustrato le motivazioni che hanno portato alla nascita della fondazione e le sue finalità, è toccato al procuratore generale della suprema Corte, aprire il dialogo con gli studenti, con un inaspettato «Sono uno di voi», raccontando di essere un figlio di questo territorio, con la mamma originaria di Crispano, delle sue amicizie proprio con coetanei di Caivano che frequentavano lo stesso liceo classico Durante di Frattamaggiore e delle partite a pallone disputate nel campo sportivo di Caivano. 

Ed è stato più che un rompere il ghiaccio, tant'è che Luigi Salvato, è stato sottoposto ad una raffica di domande, tutte molto profonde, che hanno spaziato a trecento sessanta gradi, dal significato della legalità nel vivere quotidiano, a che cosa fosse la partecipazione democratica, alle questioni sulla subalternità delle donne nella nostra società e quesiti sull'invadenza dei social che spesso manipolano ad arte il pensiero della società con le fake news.

Di buon grado il procuratore generale della Cassazione, ha risposto a tutte le domande, sottolineando che la legalità sta nel comportamento quotidiano di ognuno di noi, definendo veri eroi gli alunni di queste terre martoriate dalla criminalità e dal degrado, che nel segno della cultura e della bellezza delle arti, possono essere i veri fautori di un futuro diverso. 

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