Lutto nel mondo della sartoria, San Giorgio piange Carlo Casucci: «Se ne va un pezzo di storia»

Eleganza, bravura e simpatia e metro da sarto sempre al collo

Carlo Casucci
Carlo Casucci
di Alessio Liberini
Mercoledì 12 Luglio 2023, 20:37 - Ultimo agg. 14 Luglio, 14:31
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Eleganza, bravura e simpatia. Sono le tre parole chiave con cui amici e conoscenti descrivono la vita del Cavaliere Carlo Casucci, scomparso nella giornata di oggi all’età di 82 anni. Metro da sarto sempre al collo, accoglieva con un sorriso inconfondibile i clienti fin dall’uscio della boutique di via De Lauzieres.

San Giorgio a Cremano, la cittadina alle pendici del Vesuvio dove nel 1964 Casucci fondò la sua prima bottega, si stringe nel dolore dei familiari per la perdita di un vero e proprio maestro dell’arte sartoriale. «Commerciante di altri tempi», è stato un innovatore dalla grande professionalità riuscendo ad anticipare stili e mode fin a diventare un’icona dell’intero panorama nazionale.

«La sua arte lo rendeva felice e questo traspariva da tutte le sue manifestazioni nel rapporto con le persone» ricorda un cliente addolorato. Casucci, difatti, aveva trasformato la sua passione, e la sua creatività, in un’attività imprenditoriale di successo, riconosciuta anche oltralpe. Tanto che nel 2013 era stato persino insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana dall’allora Capo di Stato, Giorgio Napolitano.

Un riconoscimento, meritato, giunto a quasi mezzo secolo di distanza dalla nascita della sua prima sartoria di alta moda, nata dal frutto dei tanti sacrifici fatti già da giovanissimo per la gioia dei clienti desiderosi di poter indossare abiti esclusivi, totalmente realizzati a mano.

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A comunicare la dipartita del Cavaliere sono stati, in mattina, gli stessi dipendenti della sartoria, oggi gestita dal figlio Luca Casucci.  «Carlo – si legge nel messaggio diffuso sui social -  è stato un uomo straordinario, una mente creativa. Ha dedicato la sua vita alla sua passione e grazie al suo impegno, Casucci è diventato un punto di riferimento. Ci ha insegnato il valore della qualità, della precisione e della cura nei dettagli». «Durante questo periodo – assicurano - faremo del nostro meglio per garantire la continuità e per mantenere gli alti standard. Vi preghiamo di avere pazienza e comprensione mentre ci adattiamo».

Nel mentre, a stringersi nel dolore della moglie Elena e dei figli Luca e Danilo, è l’intera comunità sangiorgese. «Sentiremo tutti la mancanza di un grande maestro e un uomo dalla evidente umanità» racconta il sindaco vesuviano, Giorgio Zinno. «Nel 2021 – ricorda il primo cittadino - abbiamo festeggiato insieme il suo 80esimo compleanno. Un traguardo celebrato con una targa consegnatagli a nome della città, come riconoscimento del suo talento e della sua capacità di aver trasformato la sua passione e la sua creatività in un’attività imprenditoriale di prestigio».

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