Il ricordo delle vittime della frana di Termini a cinquant'anni dalla tragedia

Il fiume di fango che si abbattè sulla città il 16 febbraio 1973

Una foto dell'epoca della frana
Una foto dell'epoca della frana
di Antonino Siniscalchi
Sabato 11 Febbraio 2023, 10:17
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Erminia, Margherita, Laura, Rosa, Maria Grazia, Salvatore, Rosa e tre piccole Maria Grazia, Antonietta e Anna. Dieci persone travolte dalle pietre e dal fango. Due nuclei familiari cancellati dall'anagrafe della Comunità, sette adulti e tre bambine. Sedici febbraio 1973, il giorno della frana del San Costanzo.

A cinquant’anni dal tragico evento, l’amministrazione comunale di Massa Lubrense, con la parrocchia di Termini, in collaborazione con le associazioni locali, ha organizzato tre appuntamenti, in programma domani, mercoledì e giovedì prossimi.

La frana, trascinò migliaia di metri cubi di terra e roccia, scivolati dal monte San Costanzo, lungo la cala di Mitigliano, travolgendo nelle prime ore della notte due case coloniche ubicate sul costone. L prima casa era composta da Salvatore Amitrano, 34 anni, dalla moglie Rosa Abbate, 30 anni, dai figli Maria Grazia di 6 anni, Antonietta di 4, Anna di 2 e dalla madre del capofamiglia Maria Grazia Ciampa di 73 anni.

Nella casa più a valle abitavano Erminia Amitrano di 60 anni, vedova Gargiulo, con le figlie Margherita di 27 anni, Laura di 24 e Rosa di 17. «Un avvenimento tragico – sottolinea il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli -, che non è solo un ricordo, ma una fatalità che ha segnato profondamente la storia della Comunità di Termini e di tutta Massa Lubrense. Un avvenimento che ha scavato nell’anima di ogni massese un solco di dolore». Domani, primo appuntamento, alle ore 8.15, con l’escursione sul Monte San Costanzo.

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Seguirà alle ore 11.15 la messa all’aperto nella piazza di Termini in suffragio delle vittime della frana. Nel pomeriggio, alle ore 18, nella Sala parrocchiale, presentazione del volume: «16 febbraio 1973. La tragedia del San Costanzo», curato dall’Archeoclub Lubrense. Il volume raccoglie la rassegna stampa con gli articoli dei giornali dell’epoca, raccolti dallo storico Luigi Sigismondi. «Questi articoli – spiega il presidente Stefano Ruocco -, annotati e resi facilmente leggibili, costituiscono un carteggio eccezionale per chiunque voglia ripercorrere quei dolorosi momenti vissuti mezzo secolo fa dalla nostra comunità».

Seguirà una conferenza del geologo Salvatore Iaccarino, docente del Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Torino, sul tema «La geologia di Termini: dal Cretacico al 16.02.1973». Mercoledì, quindi, seconda giornata del fitto cartellone di iniziative: alle ore 15,30 escursione-pellegrinaggio da Termini a Santa Maria della Neve, raduno nel cimitero comunale alla presenza dell’arcivescovo di Sorrento-Castellammare, monsignor Francesco Alfano, con la benedizione della lapide sulla tomba delle vittime e la deposizione di corona di fiori da parte del sindaco Lorenzo Balducelli. Gli studenti delle scuole cittadine leggeranno componimenti sulla tragedia del 1973. Giovedì, infine, alle ore 15.30, raduno nella piazza di Termini, corteo verso Mitigliano e sosta di preghiera presso la lapide marmorea con benedizione dei luoghi della frana. Al rientro, presso la chiesa dei Legionari di Cristo commemorazione da parte delle autorità civili e religiose. Seguirà proiezione di filmati d’epoca delle teche del e di un video con le testimonianze della tragedia. A conclusione della manifestazione, verranno letti i versi della poesia «Il pianto di Termini» del sacerdote Alfredo Ammendola.

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