Massimo Troisi, Maria Grazia Cucinotta diventa cittadina onoraria di San Giorgio a Cremano

San Giorgio a Cremano celebra i 70 anni dalla nascita del suo cittadino più amato

Maria Grazia Cucinotta e Massimo Troisi insieme in una scena del Postino
Maria Grazia Cucinotta e Massimo Troisi insieme in una scena del Postino
di Giovanni Chianelli
Martedì 14 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 07:10
3 Minuti di Lettura

Anche San Giorgio a Cremano si prepara a celebrare i 70 anni dalla nascita del suo cittadino più amato, Massimo Troisi, il 19 febbraio e partecipa a Non ci resta che piangere, il libro della serie «Ieri, oggi, domani», che «Il Mattino» regalerà ai lettori con il giornale nelle edicole sabato e domenica, alla vigilia dell'anniversario. 

Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio, ha allestito un programma di quattro giorni all'insegna del cinema e dello spettacolo con altri appuntamenti rivolti ai giovani, iniziative di promozione territoriale e sportive. Uniti da un fil rouge: «La conservazione della memoria e la trasmissione del manifesto umano e artistico di Troisi», spiega Zinno: «È nata una stella» inizia stamattina con «Troisi si nasce!», seminario per le scuole. Poi il 18, alle 20, nella fonderia Righetti di Villa Bruno, la proiezione del docufilm «Il mio amico Massimo» di Alessandro Bencivenga. E nel giorno del mancato compleanno, dalle 20 all'istituto Medi, una serata con Maria Grazia Cucinotta (a cui sarà conferita la cittadinanza onoraria), Massimo Bonetti, Nunzia Schiano, Francesco Di Leva, Cloris Brosca, Alfredo Cozzolino, il nipote Stefano Veneruso, l'autore Rai Giovanni Benincasa, Lello Esposito, presentati da Gino Rivieccio.

E il 20, ancora, al campo Paudice una «Partita del cuore» tra la Nazionale Artisti e una rappresentativa locale.

«A San Giorgio», spiega il sindaco, «la memoria è diventata culto laico. I ragazzi devono sapere che qui è nato e cresciuto e ha mosso i primi passi da artista una figura geniale, un poeta, un grande attore, un genio del cinema e dell'arte del sorriso. Un grande uomo, impegnato politicamente e attento alla gente, un modello atipico di cittadino del Sud e della Campania».

Video

Al termine di una puntata storica di «Alta classe» al cospetto di Pino Daniele e Gianni Minà, Massimo ricordò San Giorgio a Cremano: «Era legato alla città e alla sua gente, si considerava sangiorgese e napoletano al contempo. Per motivi anagrafici non ho potuto incontrarlo, quando è morto avevo 15 anni, ma per me e per tutti noi è una sorta di nume tutelare, di amico di famiglia, di cui siamo orgogliosi. Oggi ci sarebbe servito più che mai il suo sguardo critico e sferzante. Per ricordarlo collaboriamo con l'università e proponiamo la visita alla sua casa-museo con tante memorabilia: arredi, sceneggiature originali, abiti, foto, oggetti di scena, tutto messo a disposizione dal fratello Luigi. Intanto svilupperemo il Premio Troisi, e vogliamo procedere velocemente col piano di trasformazione del cinema Flaminio in un teatro dedicato al comico: i lavori sono stati già approvati e aspettiamo il finanziamento a cui contribuiremo anche noi come Comune. Entro fine 2023 verranno avviati i lavori. A inizio carriera Troisi scrisse una lettera all'allora sindaco di San Giorgio perché dotasse la città di uno spazio teatrale, pensiamo così di esaudire una sua volontà». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA