Napoli, piano zona rossa per il Vesuvio: ripartono gli adeguamenti

La Regione ha inviato i questionari ai comuni per conoscere le criticità

Napoli, piano zona rossa per il Vesuvio: ripartono gli adeguamenti
Napoli, piano zona rossa per il Vesuvio: ripartono gli adeguamenti
di Francesco Gravetti
Sabato 13 Aprile 2024, 23:21 - Ultimo agg. 14 Aprile, 16:36
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È sulla posta elettronica di sindaci, responsabili degli uffici tecnici ed altri funzionari, da qualche giorno, un “questionario diagnostico” indirizzato ai 25 Comuni della zona rossa del Vesuvio. Domande, questioni e criticità per analizzare il territorio intorno al vulcano e far procedere il cammino che dovrebbe portare al superamento della legge regionale 21, che nacque nel 2003 per fermare ogni nuova abitazione nei Comuni della zona rossa ma che poi ha creato uno stallo economico in gran parte dell’area.

Oltre venti anni dopo quella legge, su impulso del consigliere regionale Carmine Mocerino, l’assessore regionale all’urbanistica Bruno Discepolo sta pensando a un nuovo piano paesaggistico per il Vesuvio, che sciolga i nodi della legge 21 ma sia anche capace di delineare prospettive di sviluppo. Ci sono stati diversi incontri, si è aperto un tavolo tecnico, ora è arrivato il “questionario diagnostico”.

«Rispondendo al questionario i rappresentanti dei Comuni condividono con la Regione Campania il proprio sapere contestuale e contribuiscono ad individuare gli asset e le potenzialità sulle quali investire per superare le criticità», fanno sapere dalla Regione. Il questionario presenta una prima parte di rilevamento di informazioni di carattere generale, una seconda parte dove indicare risorse e criticità del territorio, con ipotesi di soluzione per le criticità riscontrate, una terza parte dove si offre una schedatura di sintesi degli strumenti di salvaguardia paesaggistica e ambientale. Il risultato finale sarà trasferito al tavolo tecnico “Ambito Vesuvio” per fornire ai componenti la lettura critica dei territori fatta direttamente dagli amministratori.

Mocerino ha seguito l’evoluzione del progetto di superamento della legge 21 già dalla scorsa estate, ma con lui anche il consigliere regionale Mario Casillo, che pure è originario della zona vesuviana, sta portando avanti da tempo l’idea di uno strumento urbanistico tutto nuovo, in cui vengono contemplate le esigenze del territorio e immaginate infrastrutture, prospettive di sviluppo turistico, accelerazioni dal punto di vista economico e produttivo.

La strada è lunga e tra le questioni c’è anche la legittima esigenza di non dimenticare il contrasto all’abusivismo edilizio, che negli ‘80 e ‘90 ha raggiunto livelli preoccupanti, tali da indurre i legislatori regionali a mettere in piedi le attuali regole. Vi è poi il tema dei condoni: migliaia di pratiche alle quali da decenni non viene data risposta. Alcune istanze risalgono al 1985, l’anno in cui ci fu la prima sanatoria. Mocerino, comunque, è ottimista: «Il nuovo piano paesaggistico per il Vesuvio si farà.

Ringrazio i sindaci e tutti gli amministratori dei Comuni coinvolti, che stanno collaborando». Il questionario è stato inviato qualche giorno fa, ora i Comuni sono al lavoro per individuare risposte e suggerimenti.

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