Capri, incendio a bordo di un motoscafo ormeggiato nel porto turistico a Marina Grande: meccanico ustionato

Il cabinato è di proprietà di una famiglia che frequenta l'isola: trasportato al largo, è affondato

Il motoscafo in fiamme
Il motoscafo in fiamme
di Anna Maria Boniello
Sabato 19 Agosto 2023, 18:59 - Ultimo agg. 19:00
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Pomeriggio di paura nel Porto Turistico di Capri e panico a Marina Grande a causa delle fiamme che si levavano da un’imbarcazione. Fortunatamente l’episodio si è risolto in poco tempo in virtù del pronto intervento del servizio di sicurezza e della prontezza di azione e dell’abnegazione del personale del Porto Turistico che alla vista delle fiamme non hanno esitato a raggiungere il mezzo, che era ormeggiato sui pontili mobili sul versante opposto alla banchina principale.

L’incidente è avvenuto in pieno pomeriggio, un poco prima del rientro di decine di imbarcazioni che ormeggiano nello scalo turistico più blasonato del Mediterraneo dove attraccano fianco a fianco yacht miliardari di vip, attori e personaggi famosi, motoscafi veloci di marchi internazionali, proprio come quella che è stata invasa dalle fiamme mentre un meccanico specializzato stava effettuando una riparazione al motore.

Fortunatamente nessuno si trovava a bordo del Geneve, il Chaparall un cabinato lungo 8,59 metri di proprietà di una storica famiglia che frequenta Capri da sempre che aveva affidato la riparazione all’esperto meccanico di Marina Grande.

 

L’alta colonna di fumo nero e le lingue di fiamme che si sono sprigionate dal vano motore ha creato un’atmosfera di paura che non è riuscita però a fermare l’intervento degli ormeggiatori in servizio su quel lato del porto, che si sono recati prontamente sul luogo dell’incidente muniti di estintori e manichette d’acqua per spegnere le fiamme. Mentre gli addetti agli uffici hanno immediatamente chiamato in soccorso i Vigili del Fuoco, che ha fatto partire dalla stazione di Via Roma la squadra D arrivata con autobotti e porter, l’autoambulanza con i sanitari del 118 e i militari della Capitaneria di Porto per far bloccare, non sapendo l’evolversi dei fatti, l’ingresso di altri scafi dei diportisti all’interno dell’area portuale turistica.

Mentre altri marinai hanno provveduto ad estrarre il meccanico, che presentava varie ustioni alle braccia ed al viso, e sfilare con grande abilità l’imbarcazione dagli ormeggi per trascinarla all’esterno dell’area portuale evitando così che le fiamme potessero appiccarsi ad altre imbarcazioni vicine, provocando danni economici irreparabili agli altri natanti. E mentre il Geneve continuava a bruciare, sempre trainato dai gommoni veloci in dotazione al porto turistico ed affiancati dalle due motovedette della Capitaneria di porto è stata raggiunta l’area di sicurezza, oltre un miglio dall’imboccatura del porto, dove ormai a causa dell’incendio il Chaparall è colato a picco. Intanto l’autombulanza del 118 raggiungeva l’ospedale Capilupi dove i sanitari del nosocomio caprese hanno prestato le prime cure all’esperto meccanico motorista, che fortunatamente non versava in gravi condizioni, ma presentava solo ustioni di primo grado su entrambe le braccia ed al viso. I sanitari del Capilupi dopo le prime cure hanno deciso il ricovero per tenere il paziente una notte in osservazione.

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