Pozzuoli, rinvenuti Altari nabatei sul fondo del mare

Il disvelamento delle are nabatee ancora “in situ” avverrà l’11 aprile, Giornata Nazionale del Mare

L’altare Nabateo ritrovato negli anni '60
L’altare Nabateo ritrovato negli anni '60
di Antonio Cangiano
Venerdì 7 Aprile 2023, 18:00 - Ultimo agg. 8 Aprile, 09:06
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Non solo Baia sommersa, anche l’antica Puteoli torna a regalare sorprese archeologiche dai suoi fondali.

Due Altari Nabatei dedicate al dio Dusares sono stati individuati nei fondali flegrei al largo dell’Ex stabilimento Sofer, già in passato luogo di importanti ritrovamenti archeologici.

La sensazionale scoperta, che testimonia ancora una volta la presenza di comunità orientali nell’antica Puteoli, segue, quella avvenuta negli anni’60 e che portò al ritrovamento rocambolesco di un altare dedicato alla divinità nabatea di dimensioni maggiori rispetto a quelli rinvenuti già nel 1754.

Il ritrovamento del 1964 avvenne da parte di pescatori locali (Gennaro Delicato e i fratelli Lucignano) che segnalarono il rinvenimento all’ingegner Càrola. In seguito poi alle autorizzazioni ottenute dalla Sovrintendenza avvenne il recupero. L’ara, attualmente conservata al Museo Archeologico dei Campi Flegrei, dedicata al Dio Dusares, è un blocco di marmo di Carrara bianco con striature bluastre (Alt. 61cm – largh. 150cm. – spess.38 cm) che riporta l’iscrizione: Dusari Sacrum da un lato e dall’altro Sacrum.

Oltre all’altare furono rinvenute anche piccole lapidi di pietra da inserire nei vuoti presenti sull’altare.

Ora l’incredibile notizia della presenza di altri due altari, in quello che era il quartiere commerciale, base dei mercatores Nabatei denominato Vicus Lartidianus dove già alla metà del I a.C., possedevano un loro specifico luogo di culto.

 

I preziosi reperti giacciono ancora sui fondali marini, a causa del fenomeno del bradisismo che sconvolse l’area intorno al IV secolo d.C, e aspettano di essere riportati alla luce.

Stando alle informazioni attuali, i nuovi altari hanno dimensioni maggiori rispetto a quelli esposti nella sala baiana e, di conseguenza, presentano più alloggi per le lapidi; uno in particolare, ne ha 8 rispetto ai 3 e 7 dei precedenti. Il disvelamento di queste are nabatee ancora “in situ” avverrà l’11 aprile, Giornata Nazionale del Mare, alla presenza del Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano e del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

Il sopralluogo sarà svolto congiuntamente dai dirigenti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo e del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano

 

La mattinata si annuncia ricca di eventi. Il gruppo sarà condotto sul punto del ritrovamento con le imbarcazioni con vetri trasparenti, Cymba e Iris, lì avverrà il discoprimento; a seguire la visita alla città sommersa di Baia e la conferenza stampa alle Terme di Baia.

Le are verranno restituite alla comunità andando ad arricchire il patrimonio culturale che l’area flegrea offre ai suoi visitatori e prima ancora ai suoi abitanti. 

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