Nola, rifiuti, caccia ai furbetti linea dura del Comune

Una task force contro chi deposita i sacchetti senza rispettare il calendario

Nola, rifiuti, caccia ai furbetti linea dura del Comune
Nola, rifiuti, caccia ai furbetti linea dura del Comune
di Carmen Fusco
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 09:47
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Non solo i condomini. Tra i furbetti del sacchetto selvaggio e dei rifiuti lasciati per strada senza rispettare il calendario approvato dall'amministrazione comunale ci sono anche banche ed uffici pubblici. Un malcostume generalizzato che rischia di compromettere una perfomance di raccolta differenziata che, a fine 2023, ha toccato quota 73,24%. Un dato incoraggiante se si considera le dimensioni del territorio di Nola e soprattutto la presenza di numerose strade periferiche dove gli incivili, non di rado provenienti anche da altri Comuni, indugiano nella pratica dell'abbandono indiscriminato di rifiuti.

Ecco perché il sindaco Carlo Buonauro ha deciso di usare le maniere forti e, dopo la sensibilizzazione, è passato alla repressione ma soprattutto ha dato mandato di dare la caccia a chi con comportamenti scorretti vanifica gli sforzi fatti dalla maggioranza degli abitanti della città che osservano le regole e contribuiscono a rispettare gli altri e l'ambiente. Da venerdì, infatti, è in azione una task force che ha licenza di scovare i pirati, anche a costo di setacciare i sacchetti abbandonati sul ciglio delle strade, nei pressi di palazzi e di uffici, pubblici e privati.
Un controllo serrato effettuato dalla polizia locale con il supporto di guardie ecologiche volontarie e di operatori della ditta incaricata del servizio di igiene urbana.

Sono previsti appostamenti in borghese nelle zone considerate più a rischio e pattugliamenti quotidiani.

«Il getto incontrollato di rifiuti, di scarti di vario tipo e natura sulle aree pubbliche e private così come il deposito di rifiuti fuori dagli orari e dai giorni prescritti dai calendari di raccolta differenziata sono il frutto di comportamenti mai giustificabili ma che, almeno in parte, riposano su cattive abitudini mai efficacemente contrastate: è nostra ferma intenzione spiega per questo il primo cittadino Carlo Buonauro - creare un nuovo senso civico ed un ritrovato orgoglio di comunità, utilizzando la sanzione come extrema ratio. Vogliamo crescere come cittadinanza intera, ma isoleremo e puniremo con fermezza la parte che continua ad infrangere le regole».
Sporcaccione avvisato, insomma. D'altra parte i primi risultati, la task force istituita dall'amministrazione comunale, li ha già prodotti. I controlli hanno, infatti, già fatto scattare i primi verbali amministrativi che si aggiungono alle sanzioni già comminate grazie alle riprese del sistema di videosorveglianza.

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Dice Carmine Sautariello, il vice sindaco al quale da poco tempo è stata conferita anche la delega all'ambiente: «Non lasceremo che il malcostume ed il comportamento incivile di pochi sconsiderati continui a penalizzare e ad offendere una comunità virtuosa. Oltre ai sistemi di videosorveglianza già presenti sul territorio, abbiamo optato per un pattugliamento sistematico, quotidiano e non più sporadico, da parte della Polizia municipale».
Il polso di ferro è stato adottato dopo aver atteso qualche mese dall'entrata in vigore del nuovo calendario di raccolta: un modo per far abituare gradualmente i cittadini che però evidentemente non ha prodotto gli effetti desiderati. A scoraggiare gli incalliti deturpatori dell'ambiente non è servita nemmeno l'ordinanza che proprio il primo cittadino aveva firmato poco più di un mese fa: un'avvertenza per disincentivare condotte scorrette. Niente da fare, e sono scattate le maniere forti.

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