San Gennaro Vesuviano, i residenti fanno le ronde: torce, bastoni e whatsapp nel paese assediato

A San Gennaro Vesuviano il tempo dei furti in appartamento sembra non finire mai

Torce, bastoni e whatsapp nel paese assediato dai ladri
Torce, bastoni e whatsapp nel paese assediato dai ladri
di Francesco Gravetti
Venerdì 24 Febbraio 2023, 11:00 - Ultimo agg. 20:03
4 Minuti di Lettura

Il sindaco incontra il prefetto, le forze dell'ordine si organizzano per aumentare le pattuglie sul territorio e i cittadini, preoccupati, fanno le ronde. «Non quelle armate», specificano. Ma non manca qualche bastone, assieme alle torce e al telefonino aperto su whatsapp per segnalare in tempo reale la presenza dei malintenzionati. A San Gennaro Vesuviano il tempo dei furti in appartamento sembra non finire mai. Circa 12mila abitanti, incastonato tra l'area nolana e quella vesuviana, San Gennaro Vesuviano ha una periferia estesa: strade e case che spuntano tra le campagne, poca illuminazione, non moltissime le telecamere (e infatti il Comune sta lavorando per installarne di più). Lo scenario perfetto, purtroppo, per entrare nelle case più o meno indisturbati, rubare tutto il possibile e poi sparire, senza essere acciuffati. Accade di continuo, anche se non è ancora chiaro se chi agisce fa parte di un'unica banda, o se i ladri agiscano in modo indipendente. Qualche tempo fa, era l'ottobre del 2021, alcuni cittadini organizzarono anche una fiaccolata per chiedere maggiore attenzione e invitare le istituzioni a tenere alta la guardia. Ora, in molti si sono attrezzati per farla in maniera autonoma, la guardia: giri notturni, gruppi whatsapp, post sugli altri social. Obiettivo: sollecitare maggiore sicurezza e l'intervento delle istituzioni locali «prima che ci scappi il morto».

I più colpiti sono i residenti di contrada Nocellari, via Sommese e via Musiello, anche se spulciando su Facebook si trovano segnalazioni di topi d'appartamento pure dalle parti di via Mandrile. «Entrano mentre siamo in casa - spiegano - ogni sera, tutte le sere, e hanno fatto visita a quasi tutte le famiglie della zona. Chi ha subito furti ingenti, chi solo il danneggiamento di porte e finestre perché si è accorto in tempo del tentativo di intrusione». I sangennaresi raccontano di gente che sventa il furto mettendo in fuga i delinquenti che stavano per entrare, ma anche di ladri che portano via oggetti e ori praticamente sotto il naso degli abitanti. «Ormai siamo esasperati. Le forze dell'ordine sono poche, e noi chiediamo l'intervento dell'amministrazione comunale e del prefetto per avere un po' di sicurezza e tranquillità». In una lettera inviata a sindaco, prefetto di Napoli e forze dell'ordine, i cittadini sottolineano di essere «al collasso, sia mentalmente che economicamente». Proprio ieri una delegazione è stata in piazza Margherita, sede del Comune, per incontrare gli amministratori comunali. Hanno parlato col vicesindaco Carmine Castaldo Tuccillo, mentre il sindaco Antonio Russo stamattina incontrerà il prefetto Claudio Palomba.

Spiega Castaldo Tuccillo: «Ho fatto presente ai cittadini che ci stiamo attrezzando per installare un numero maggiore di telecamere, il sindaco chiederà al prefetto di provvedere ad intensificare i controlli». 

Video

Città che un tempo ha ospitato discariche, non solo abusive, San Gennaro Vesuviano ha già fatto i conti con le ronde: circa dieci anni fa nacquero per stanare gli sversamenti illegali di rifiuti e lo stesso vicesindaco ne ha fatto parte. Ora dice: «Mi sono messo in macchina tante volte per girare in periferia e segnalare casi sospetti. Molti stanno facendo la stessa cosa per cercare di prevenire i furti in appartamento, l'attenzione è alta». Così alta che polizia e carabinieri stanno attrezzandosi per mandare più macchine e personale, soprattutto nelle ore nevralgiche. Sia al commissariato di San Giuseppe Vesuviano che alla compagnia dei carabinieri di Nola, competenti per San Gennaro Vesuviano, il numero di denunce per furto è comunque in linea con quello dell'anno scorso e con gli anni precedenti al Covid. La tendenza a denunciare, insomma, resta meno frequente di quella di raccontare tutto sui social: «Sono venuti anche in via Mandrile, uno di loro è alto e salta da un piano all'altro come una scimmia, li ho visti dalle telecamere», si legge su una pagina facebook. A guardare i commenti, non mancano propositi bellicosi e rabbia diffusa. «Non è accettabile vivere con la paura di essere derubati nelle proprie case come non è accettabile fare le ronde per difendersi da questi gruppi di malviventi ma non possiamo organizzarci noi come cittadini nei confronti di questi criminali, quindi chiediamo una risposta immediata da parte del sindaco. Le forze in campo sono poche, e non possiamo difenderci da soli». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA