Suona il braccialetto, 12enne fa arrestare il padre per stalking

Minorenne pedinato ma salvato dal dispositivo di sicurezza

Suona il braccialetto, 12enne fa arrestare il padre per stalking
Suona il braccialetto, 12enne fa arrestare il padre per stalking
di Dario Sautto
Giovedì 14 Marzo 2024, 23:45 - Ultimo agg. 16 Marzo, 09:06
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Sottoposto al divieto di avvicinamento all’ex compagna e ai figli, viola il provvedimento, ma grazie al braccialetto antistalking indossato dal ragazzino 12enne scatta l’allarme e i carabinieri lo arrestano in flagranza di reato. I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre Annunziata hanno arrestato un 40enne di Torre del Greco, già noto alle forze dell’ordine, accusato di violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Sottoposto al provvedimento restrittivo, all’uomo era stato imposto dal Tribunale di Torre Annunziata di non avvicinarsi al figlio 12enne, alla figlia di 7 anni e all’ex compagna, perché accusato di maltrattamenti e di atti persecutori. Il figlio, a cui era stato affidato lo smartwatch anti-violenza direttamente collegato alla centrale operativa 112, ha notato il padre poco lontano e ha attivato l’allarme, che è scattato immediatamente, subito dopo la segnalazione del Gps. In questo caso vittima e il destinatario della misura indossano il braccialetto geolocalizzato. Quando rientrano entrambi in una distanza ritenuta di pericolo, scatta allarme alla centrale operativa. Il link diretto al numero di emergenza ha consentito ai carabinieri di intervenire subito, sfruttando la geo-localizzazione per rintracciare facilmente il minore e la donna, prima di raggiungere anche il 40enne che è stato arrestato ed è ora ai domiciliari in attesa di giudizio. 

Lo scorso mese di gennaio, il 40enne era già finito in manette, grazie alla denuncia fatta proprio dal 12enne. A dare l’allarme era stato il responsabile della comunità per minorenni in cui vivevano la vittima e la sorellina di 7 anni: il ragazzino aveva inviato al suo educatore delle note vocali dal contenuto piuttosto allarmante, sostenendo che il padre lo avesse aggredito e minacciato con un coltello. Una situazione di violenza e minacce a dir poco allarmante, che aveva spinto la Procura a chiedere l’arresto del 40enne, eseguito dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Torre Annunziata. 

Dalla testimonianza del ragazzino e di alcuni operatori della comunità era emerso che non si sarebbe trattato di un mero episodio occasionale, ma che da almeno tre anni il bambino sarebbe stato sottoposto a comportamenti vessatori, anche violenti, da parte del padre. In alcune di queste occasioni il minore si era presentato presso la comunità con evidenti lividi, tuttavia gli operatori, pur chiedendo chiarimenti sia al minore che alla madre dello stesso, avevano ottenuto giustificazioni non convincenti, che avevano destato notevoli perplessità. 

Finito in carcere, scarcerato e sottoposto al divieto di avvicinamento con il braccialetto antistalking, ieri avrebbe provato ad avvicinarsi nuovamente alle sue vittime ed è finito ai domiciliari. In questo caso, ruolo decisivo per l'intervento immediato dei carabinieri è stato rivestito proprio da uno degli ultimi strumenti in dotazione che, tra connessione e gps, ha permesso alle forze dell’ordine di rintracciare in tempo reale le vittime prima di un potenziale incontro pericoloso con lo stalker. 

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Un po’ come funziona il «mobile angel», lo smartwatch presentato nelle scorse settimane dalla Procura di Napoli (procuratore aggiunto Raffaello Falcone, coordinatore della Sezione Tutela delle Fasce Deboli) e che è stato sperimentato in diverse occasioni. Lo smartwatch è un dispositivo indossabile con funzioni avanzate, sviluppato per garantire la sicurezza e la protezione delle donne vittime di violenza. Esso consente di effettuare chiamate di emergenza, trasmettere la posizione in tempo reale e registrare audio e video in situazioni critiche, fungendo così da deterrente contro atti violenti ed è già stato utilizzato in una decina di casi, con risultati decisivi per la difesa delle vittime di stalking e violenze.