Stir di Tufino al rallentatore, i sindaci dell'Ato Napoli 3: «Rischio igienico-sanitario»

Continua lo stato di agitazione dei dipendenti Sapna

Stir di Tufino
Stir di Tufino
Venerdì 19 Gennaio 2024, 18:10 - Ultimo agg. 21 Gennaio, 11:27
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Il prorogarsi dello stato di agitazione da parte dei dipendenti Sapna che non consentono lo sversamento dei rifiuti nello stir di Tufino, sta creando notevoli disagi ai comuni dell’Ato Na3 che si trovano a dover fronteggiare quella che potrebbe diventare una vera e propria emergenza. I sindaci dell’Ato Na3 condannano le forme di protesta che travalicano le legittime prerogative sindacali e che risultano irrispettose nei confronti dei cittadini, in quanto generano problemi di ordine igienico sanitario, stante l’impossibilità di raccogliere anche le altre frazioni già conferite. Una situazione che, proprio in virtù di tali rischi, è stata rappresentata anche alla prefettura. 

La volontà dei sindaci è infatti quella della valorizzazione ed espansione del settore, anche in relazione all’entrata in esercizio degli altri impianti a servizio degli Ato che sono in costruzione. «Non è intenzione dei 59 comuni afferenti l’Ato spacchettare l’attuale perimetro di competenza delle ex società provinciali, ma nel legittimo esercizio della podestà decisionale che ha valutato e approvato un modello gestionale che garantisce il controllo pubblico prevalente per un segmento del servizio integrato assolutamente strategico», recita la nota.

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