Terremoto Campi Flegrei: stress test nell'ospedale di Pozzuoli, in un'ora gestiti novanta feriti

Al Santa Maria delle Grazie messi alla prova 11 medici e 35 infermieri

L'esercitazione negli ospedali
L'esercitazione negli ospedali
di Gennaro Del Giudice
Sabato 7 Ottobre 2023, 23:31 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 07:05
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Novanta feriti che in un’ora hanno preso d’assalto il pronto soccorso. Ad attenderli undici medici e trentacinque infermieri che hanno gestito i codici rossi, verdi e gialli tra cui una donna in gravidanza e diversi uomini colpiti da attacchi cardiaci. Ha retto all’impatto in modo “eccellente” l’ospedale “Santa Maria delle Grazie”, teatro dello stress test organizzato nell’ambito dell’esercitazione di “Emergenza Massimo Afflusso” dall’Asl Napoli 2 Nord.

Simulazione che aveva come obiettivo quello di valutare la capacità di risposta del sistema di accettazione del pronto soccorso, in caso di un evento straordinario come ad esempio un terremoto, verificando l’efficacia dei piani di emergenza e la collaborazione tra le diverse strutture coinvolte. «Sono rammaricata di non aver alzato l’asticella del grado di difficoltà visto che è andato tutto bene – dice la dottoressa Rosaria Basile, responsabile dell’unità di crisi dell’Asl Napoli 2 Nord – In un’ora abbiamo testato la capacità di 90 feriti in un pronto soccorso che nei giorni normali, in media, accoglie duecento feriti.

Ieri sono stati coinvolti medici specialisti, infermieri, guardie giurate ed è stata verificata la capacità di spostamento con OSS nei reparti, come nel caso di Cardiologia. I sanitari che hanno partecipato non conoscevano il numero dei finti feriti che sarebbero arrivati. - spiega Basile - Non sono state simulate scene di panico, cosa che abbiamo in programma per la prossima esercitazione che avverrà di notte e che sarà ancora più impegnativa vista la buona riuscita di ieri».

 

Durante le esercitazioni, messe in atto nella saletta del triage, nei box e nei reparti di cariologia e ginecologia, il pronto soccorso e l’intera struttura ospedaliera hanno continuato ad accogliere feriti e pazienti “veri” mentre i giovani studenti della Scuola Infermieri della Federico II di Napoli fingevano malori e mostravano finte ferite sul corpo. Accolti al triage, che smistava i vari codici, venivano poi presi in carico da medici e infermieri a seconda della gravità del caso. «Sono stati talmente bravi che in un’occasione abbiamo creduto che fosse arrivato davvero un ferito - ha aggiunto la dottoressa Basile - dopo questa esercitazione hanno detto che vogliono lavorare nel settore delle emergenze e ciò rappresenta un altro risultato positivo di questa simulazione, ovvero che bisogna fidelizzare con l’emergenza anziché scappare». Quanto ai veri pazienti in attesa nel pronto soccorso la dottoressa Basile ha tenuto a sottolineare che «sono stati collaborativi tant’è vero che alla fine hanno anche applaudito. Esercitazioni di questo genere - ha concluso - specie se fatte davanti alle persone trasferiscono un messaggio di efficienza e sicurezza alla popolazione». 

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