Treno della Circumvesuviana travolge scooter: la vittima è un rider di Sant’Antonio Abate

Il sindacato: passaggi a livello senza barriere troppo pericolosi

Raffaele Acampora
Raffaele Acampora
di Francesco Gravetti
Sabato 13 Gennaio 2024, 11:05 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 08:26
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Si chiamava Raffaele Acampora, da tutti si faceva chiamare Lello ed era di Sant’Antonio Abate il rider investito ieri sera da un treno della Circumvesuviana lungo la linea Napoli – Torre Annunziata – Poggiomarino. Il rider, 51 anni, in sella ad uno scooter ha attraversato un “soa” (acronimo di segnalatore ottico acustico), cioè un passaggio a livello senza barriere che si trova in via Berardinetti a Scafati, tra la fermata di San Pietro (frazione di Scafati) e quella di Cangiani (territorio di Boscoreale). Mentre attraversava è transitato il treno che lo ha travolto in pieno.

Secondo quanto spiegato già ieri sera da Eav, i segnalatori ottici e acustici (luci e sirene) erano pienamente funzionanti: le indagini dei carabinieri di Scafati dovranno, ora, chiarire la dinamica del terribile incidente.

Di certo Lello Acampora viene salutato sui social dagli amici con dolore e grande affetto. Molti ricordano la sua dedizione e attenzione al lavoro.

Sula vicenda è intervenuto anche il sindacato Orsa: “Questi passaggi a livello potrebbero e dovrebbero essere sostituiti da barriere automatiche ma ciò non accade per tanti motivi. Scarsità di risorse economiche delle aziende, apatia gestionale e ostacoli burocratici all’esproprio di pochi metri quadri per installare le “sbarre” ed i relativi motori che le alzano e le abbassano. Ci sentiamo sconfitti due volte, la prima perché c’è stato l’ennesimo incidente mortale su un passaggio a livello e la seconda perché non siamo riusciti a far comprendere, con le nostre iniziative sindacali, quanto fosse anacronistico, ai giorni nostri, avere ancora passaggi a livello stradali senza le barriere”. Questa mattina la circolazione ferroviaria è tornata regolare. 

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