Torre del Greco, minacce alla ex disabile: «Ti taglio l’unica gamba che hai»

Tossicodipendente di 50 anni bloccato mentre inveiva contro la compagna inerme sulla sedia a rotelle

Violenza sulle donne
Violenza sulle donne
di Francesca Mari
Domenica 7 Gennaio 2024, 22:55 - Ultimo agg. 8 Gennaio, 18:14
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Una persecuzione verbale e a mezzo social alla ex con la creazione di ben 27 profili social falsi pur di controllarla e vessarla. Una violenza subdola e psicologica. Un atteggiamento ossessivo, uno stalkeraggio che, sebbene non preveda percosse fisiche, come una goccia cinese massacra le vittime e talvolta è solo il preludio di epiloghi fatali. Un’altra triste pagina del libro nero della violenza di genere è stata scritta a Torre del Greco dove nel giorno dell’Epifania è stato arrestato un 50enne, braccato dai carabinieri a casa della ex compagna disabile di 47 anni, mentre la minacciava di morte e tortura davanti agli anziani genitori. 

«Ti ammazzo! - urlava l’uomo alla sua ex, davanti alle forze dell’ordine - Ti do fuoco con la benzina.

Ti taglio l’altra gamba e ti faccio finire sulla sedia a rotelle per sempre». Urla rivolte alla ex compagna disabile. Parole deprecabili che i carabinieri di Torre del Greco, intervenuti dopo una chiamata al 112 nella casa dei genitori della 47enne, al secondo piano di uno stabile del centro, hanno ascoltato. Proferite con rabbia, impeto e odio dal 50enne, già noto alle forze dell’ordine per reati di maltrattamenti e stalking ai danni delle prime due mogli, che avevano denunciato. 

Gli uomini dell’Arma erano giunti nell’appartamento alle 18.30, dopo l’allerta al 112, ma sono riusciti con difficoltà a stringere le manette ai polsi all’uomo, in stato di alterazione psicofisica - verosimilmente aveva fatto uso di sostanze stupefacenti - soltanto alle due di notte di sabato. Per bloccarlo, infatti, è stato necessario l’arrivo dei rinforzi e la mobilitazione di un’altra gazzella dei carabinieri. Così il violento è stato immobilizzato e portato in caserma. Qui qualche ora dopo è arrivata anche la vittima che, con il suo racconto, ha consentito ai militari, coordinati dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Torre Annunziata , di ricostruire la vicenda. 

Il 50enne e la 47enne avevano avuto una relazione durata otto mesi, con l’ultimo di convivenza a casa di lui. Poi ad ottobre scorso, dopo una discussione tra i due, l’uomo aveva cacciato di casa la donna lasciandola per strada con le valigie e tutte le sue cose. Era stato il padre 75enne della donna ad andare a recuperarla in strada e riportarla nella casa di famiglia. In quegli otto mesi di relazione nessuna violenza fisica, ma vessazioni e umiliazioni continue che la vittima ha subito come madre, donna e addirittura per la propria disabilità. L’uomo aveva creato 27 profili falsi su Facebook per controllarla e, dopo la fine della relazione, minacciarla. 

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Bastava utilizzare un’immagine generica (un avatar, un personaggio famoso o semplicemente un paesaggio) con nomi e account inventati per creare le pluri personalità virtuali che utilizzava quando la donna lo bloccava su Whastapp, Facebook e Instagram. Tra gli episodi rimasti impressi alla vittima, un post su Facebook che l’uomo aveva pubblicato qualche giorno fa in cui si faceva riferimento al numero 77, non solo l’anno di nascita della ex ma anche un segnale minaccioso chiaro. 

Nella smorfia napoletana, infatti, il 77 indica “le gambe delle donne” o “i diavoli”. Queste cose che la donna poteva vedere, come continue minacce su messanger con i profili falsi («Oggi vengo sotto casa tua e ti spezzo le gambe» oppure «Dobbiamo tornare insieme sennò ti uccido») avevano creato un forte stato di tensione psico fisica per la donna. Per fortuna la telefonata dei genitori al 112 ha posto fine a questo incubo Dopo l’arresto la casa dell’uomo è stata perquisita ed è stata trovata una dose di cocaina.

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