Napoli, aggredito equipaggio 118,
rotto il naso all'autista soccorritore

Napoli, aggredito equipaggio 118, rotto il naso all'autista soccorritore
di Melina Chiapparino
Venerdì 11 Dicembre 2020, 15:42
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L’inseguimento e poi l’aggressione violenta che ha procurato la frattura del setto nasale ad un sanitario. E’ l’ennesimo raid brutale messo a segno contro l’equipaggio del 118 che dopo aver soccorso un paziente, lo stava trasportando in ospedale. L’episodio è accaduto poco prima delle 13, su corso Novara, nel quartiere Poggioreale, dove l’ambulanza della postazione “Annunziata” è finita nel mirino degli aggressori. Le prime tensioni sono nate per questioni di precedenza stradale tra il mezzo di soccorso e una vettura a bordo della quale vi erano quattro uomini ma in pochi istanti, le minacce e gli insulti degli automobilisti si sono trasformati in una vera e propria spedizione punitiva contro l’autista soccorritore che guidava l’ambulanza.

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«Se mi vieni addosso ti sparo», queste sono state le parole che inizialmente si è sentito dire l’autista del 118 – come riporta l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” che descrive come dopo le aggressioni verbali l«a vettura ha inseguito l’ambulanza, l’ha soprpassata tagliandole la strada e costringendola a fermarsi». «La vittima, un 39enne napoletano, ha ricevuto due pugni in pieno volto con copiosa fuoriuscita di sangue e rottura del setto nasale- scrivono ancora dall’associazione a tutela dei sanitari - l’equipaggio è riuscito a scattare la foto del veicolo degli aggressori e, non essendoci altri mezzi di soccorso disponibili per il trasferimento del paziente su altra ambulanza, l’autista, con il sangue fresco ancora sul volto ha portato a termine il servizio».

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L’ambulanza in questione, uno dei mezzi in forza alla ditta Bourelly Health Service per il servizio 118 dell’Asl napoletana, non aveva le telecamere installate ma la dirigenza dell’azienda ha richiesto l’intervento della Prefettura di Napoli. «Il problema della violenza contro gli equipaggi di emergenza è sempre più grave e ci chiediamo se si stia aspettando il morto- ha dichiarato Guido Bourelly, amministratore delegato della ditta- ormai si tratta di salvaguardare la vita degli operatori e un servizio che viene continuamente messo a rischio, in un momento storico già complesso per il Covid e la carenza di risorse nei servizi di emergenza territoriale». »Chiediamo alla Prefettura di Napoli di convocare un tavolo urgente per la sicurezza degli operatori sanitari» conclude il manager.

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