Dopo il buio, la rabbia e l’indignazione si accendono le luci a via Calabritto. «Questa è una risposta contro i vandali che hanno rubato gli alberi acquistati dai privati. Avevamo promesso di non lasciare soli i commercianti e abbiamo mantenuto la parola data».
L’assessore comunale al Commercio Teresa Armato ha deciso ieri pomeriggio di presenziare, insieme al presidente della prima Municipalità Giovanna Mazzone e al consigliere comunale Massimo Pepe, all’accensione delle luminarie in una delle vie più prestigiose dello shopping di Chiaia. Una strada che ha rischiato di restare al buio. Inizialmente, infatti, i negozianti della zona, capeggiati da Nico Esposito (titolare di Officine Napoli), avevano deciso di presentare un progetto - anticipato in esclusiva da Il Mattino - per addobbare a festa via Calabritto. Sono stati acquistati venti alberi di Natale di due metri ciascuno, ognuno fornito di luminarie autonome, da posizionare lungo la via, su entrambi i lati, da piazza dei Martiri fino all’incrocio con Riviera di Chiaia. Mercoledì sono stati sistemati e dopo un paio d’ore è entrata in azione la “banda dei pini”. Il risultato? Nel giro di 24 ore sono stati razziati tutti.
La reazione è stata immediata. «La strada non resterà al buio» sono state le prime parole dell’assessore Armato.
Su via Calabritto sono state apposte le stesse luminarie di via Morelli, ovvero pacchi e sfere natalizie luminose. Alle 17 di ieri l’accensione. «La collaborazione con i privati la coltiviamo ogni giorno - ha rimarcato Armato - Ci sono tanti progetti in città che stiamo portando avanti con il supporto dei cittadini e dei commercianti. Ciò che è successo a via Calabritto è deprecabile. E noi non ci piegheremo a queste prepotenze». Tra i promotori dell’iniziativa il consigliere Pepe: «Ho seguito e accompagnato i negozianti della zona in questo percorso. Quando è accaduto il furto dei pini sono rimasto senza parole. Nel 2022 non è possibile che ci siano ancora dei vandali che pensano di essere divertenti nel rubare alberi di Natale. Un’iniziativa lodevole che non poteva essere rovinata da un manipolo di cialtroni. Ragazzini o meno sono idioti da denunciare. Non ci siamo persi d’animo e grazie all’assessorato al Commercio e alla Municipalità siamo riusciti nel giro di poche ore a trovare una soluzione in extremis che rendesse merito a via Calabritto». Nella zona c’è anche chi ha proposto maggiore vigilanza, chiaramente privata. «Al netto dei controlli di polizia urbana i commercianti possono tranquillamente pagare una guardiania privata, se lo ritenessero opportuno» ha aggiunto Pepe. Chiaramente non può essere una decisione presa da Palazzo San Giacomo: «Non si può preferire una strada ad un’altra» è il ragionamento che si fa a piazza Municipio.