Edoardo Bennato difende Jorit a Bagnoli: «Invece di scannarci pensiamo al bene del nostro quartiere»

Edoardo Bennato difende Jorit a Bagnoli: «Invece di scannarci pensiamo al bene del nostro quartiere»
di Oscar De Simone
Martedì 9 Marzo 2021, 15:00 - Ultimo agg. 20:57
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«Invece di scannarci tra di noi dovremmo andare tutti d'accordo e pensare al bene comune che è il nostro territorio». Con queste parole Edoardo Bennato, commenta l'ultima opera di Jorit all'ex “campetto bruciato” di Bagnoli. Una raffigurazione del rapper indipendentista catalano Pablo Hasel arrestato in Spagna per alcuni tweet d'attacco alla monarchia spagnola. Opera che – nonostante sia ancora in fase di completamento – ha già attirato l'attenzione dei residenti e degli artisti napoletani. Ma non solo. C'è anche chi, soprattutto sui social, ha visto questa operazione di rinnovamento come l'ennesimo tentativo di attirare l'attenzione. «Tutti finiamo sotto accusa prima o poi – continua Bennato – ma invece di litigare dovremmo andare nella stessa direzione. Io sono nato qui lungo il Viale Campi Flegrei e mio padre ha lavorato per anni all'Italsider. Bagnoli, come ho raccontato nel mio ultimo album, è una “bella addormentata”. Una favola in cui all'improvviso arriva il principe azzurra a svegliarla. Il disagio che viviamo in questo quartiere a volte ci mette gli uni contro gli altri e ci espone a critiche. Invece, per il bene di tutti e del nostro quartiere, dovremmo fare fronte unito e non “scannarci” a vicenda». 

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Parole chiare quelle dell'artista napoletano che più volte si è recato al campetto per osservare lo svolgimento dei lavori. Una intensa opera di rinascita che mette al centro la l'immagine della nuova opera di Jorit. «Siamo felici che Jorit abbia voluto sposare questo progetto di riqualificazione e di riscatto – afferma il consigliere della X Municipalità Sergio Lomasto – insieme ad una grande fetta dei veri amanti di Bagnoli, come Eduardo Bennato.

Da questo quartiere vuole partire un grido di speranza. Non solo libertà di parola, di pensiero e di espressione. Il nostro intento è quello di trasformare un luogo di degrado in uno spazio nuovo e di rinnovato splendore». 

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