L'appello di Fiab Napoli Cicloverdi: «Bici per la pace e contro gli sprechi energetici»

L'appello di Fiab Napoli Cicloverdi: «Bici per la pace e contro gli sprechi energetici»
Giovedì 10 Marzo 2022, 16:41 - Ultimo agg. 26 Marzo, 06:09
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La sezione napoletana di Fiab Napoli Cicloverdi invita le famiglie ad aderire alla manifestazione M’illumino di meno venerdì 11 marzo 2022. L'edizione 2022 è dedicata alla ciclabilità. Poi, scrive al Sindaco Manfredi aderendo all’appello lanciato da FIAB nazionale in questi giorni cupi di guerra per segnalare che l’Italia e l’Unione Europea hanno fatto una chiara scelta di campo in questi giorni di guerra: l’isolamento economico dell’aggressore, strumento non-violento di grande efficacia. Le amministrazioni comunali possono contribuire riducendo in modo deciso gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana, dove oggi la gran parte degli spostamenti avviene ancora con l’auto privata e per tragitti brevissimi, inferiori ai tre chilometri.

A seguito della pandemia lo Stato ha messo a disposizione nuovi strumenti leggeri, rapidi e a bassissimo costo, già da tempo diffusi nel resto d’Europa, che dunque potete adottare da subito in modo diffuso e sistematico: corsie ciclabili, strade urbane ciclabili E bis, case avanzate, doppio senso ciclabile, strade scolastiche. Occorre riservare gli scuolabus e relativo carburante a chi ne ha realmente bisogno, garantendo invece ai ragazzi che abitano meno lontano dalle scuole il diritto alla mobilità attiva tanto raccomandata dai pediatri, con servizi di pedibus e bicibus già dal prossimo settembre.

Nell’immediato potete realizzare e ampliare le Zone 30, per poi arrivare, come in altri paesi europei, ad adottare i 30 km/h come regola in città.

Durante la crisi petrolifera del 1973 l’Olanda, colse quella crisi come occasione per cambiare radicalmente il modello di mobilità quotidiana, puntando strutturalmente sulla bicicletta. L’avvento biciclette a pedalata assistita consente ormai a tutti e a tutte le età di pedalare anche in presenza di dislivelli e di percorrere tragitti più lunghi, con consumi infinitesimali rispetto a qualsiasi auto, anche elettrica. «Di fronte a questa nuova crisi gli amministratori pubblici potete fare la differenza già nel breve termine e offrire finalmente ai vostri cittadini la libertà di poter scegliere un modello di mobilità alternativa che già in tantissimi desiderano e che vorrebbero abbracciare, se solo le città diventassero più sicure e adatte alle persone», scrivono gli ambientalisti.

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