Galleria Umberto a Napoli, svolta su telecamere e vigilantes: «Più vivibilità e sicurezza»

Galleria Umberto a Napoli, svolta su telecamere e vigilantes: «Più vivibilità e sicurezza»
di Gennaro Di Biase
Martedì 15 Febbraio 2022, 12:40 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 07:16
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Videosorveglianza e super-condominio: questi i due temi principali affrontati ieri durante la riunione organizzata in Camera di Commercio per il rilancio della Galleria Umberto. Passi concreti, dunque, sul fronte sicurezza nel primo salotto di Napoli, che al momento, di notte - e a quasi un mese dall'efficace patto decoro messo in campo dal Comune per le ore diurne - resta terra di nessuno. Ma sono anche altre le questioni decisive e imminenti per il destino del monumento del Risanamento partenopeo: domani si riunirà infatti in assemblea il condominio di piazzetta Serao 7, che - attraverso le parole dell'amministratore Marco Fresa - chiede al Comune garanzie.

Ieri mattina, in piazza Borsa, il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola ha presieduto la prima riunione sulla sicurezza alla Umberto I dopo il vertice in Prefettura del mese scorso. All'incontro erano presenti la funzionaria della Prefettura Isabella Vitali e i dirigenti della Questura Francesca Fava, Andrea Affinito e Antonio Amatruda. Sono state discusse le linee guida preliminari per la creazione di una convenzione tra la Camera di Commercio e la stessa Prefettura. L'obiettivo è il finanziamento, l'installazione e il controllo delle telecamere interne ed esterne al primo salotto di Napoli. In quest'ottica, si è discusso anche della riattivazione dei due occhi elettronici già presenti in Galleria. Altro tema, affrontato con i rappresentanti dei proprietari presenti al vertice, è stato la costituzione di un'associazione tra condomini, che possa farsi carico di integrare la videosorveglianza con l'istituzione di un servizio di guardiania fissa notturna dalle 20 alle 8 del mattino.

«Con gli interventi che stiamo mettendo in campo - ha spiegato Fiola - sono sicuro che in un tempo ragionevole potremo realizzare un importante percorso di recupero della Galleria Umberto I, sia in termini di vivibilità e sicurezza che dal punto di vista strutturale.

L'amministrazione comunale, infatti, ha anche assicurato il suo pieno sostegno per l'intervento di restauro delle pavimentazioni e di manutenzione straordinaria dei soffitti. Sono certo che raccoglieremo anche la disponibilità degli esercizi commerciali che potranno essere strategici per questo percorso di rivalutazione dell'area».

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Come detto, domani avrà luogo un'importante assemblea di condominio, che dirà molto sui tempi di liberazione della Umberto I dai ponteggi che da 8 anni insistono su via Toledo. «Abbiamo inviato al Comune la documentazione aggiornata - spiega Marco Fresa - Aspettiamo che Palazzo San Giacomo ci dia una rassicurazione scritta sulla congruità della spesa stimata, circa 300mila euro: questa, assieme al congelamento sui canoni dei ponteggi, era ed è una delle condizioni dell'accordo a fare i lavori. Questa condizione sulla congruità della spesa è molto importante per noi, perché eviterebbe contenziosi in funzione delle sentenze che arriveranno dalla magistratura sulle responsabilità della manutenzione. Domani in assemblea di condominio sarà discussa la conferma della disponibilità dei proprietari a fare i lavori. Non mi aspetto un'inversione di tendenza rispetto a tale disponibilità, ma speriamo di avere un atto scritto dal Comune che ci confermi la congruità della spesa. Ho avuto una telefonata di rassicurazione da Palazzo San Giacomo in questo senso ma, se l'atto scritto non ci sarà, la disponibilità a fare i lavori potrebbe tornare in discussione».

«Il susseguirsi di continue riunioni per decidere le azioni da intraprendere per riqualificare e mettere in sicurezza la Galleria Umberto I sono un fatto positivo - commenta il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli - A oggi però le uniche azioni concrete realizzate sono quelle del Comune di Napoli con l'intervento dei servizi sociali per risolvere il problema dei senza tetto che bivaccavano in massa nel sito monumentale e per aumentare la sicurezza con una maggiore presenza di polizia municipale. Dai privati che pure hanno un ruolo fondamentale in questo sito ancora ci aspettiamo azioni concrete come ad esempio la guardiania notturna. Da anni ci battiamo contro il degrado crescente e l'abbandono di questo sito monumentale. A questo punto rivolgiamo a tutti i responsabili pubblici e privati che devono decidere che tipi di interventi fare un unico appello: si faccia in fretta».

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