Galleria Vittoria di Napoli, resta il presidio degli abitanti ma un altro giorno con soli tre operai

Galleria Vittoria di Napoli, resta il presidio degli abitanti ma un altro giorno con soli tre operai
di Valentino Di Giacomo
Sabato 7 Agosto 2021, 11:00 - Ultimo agg. 18:37
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Bisognerà attendere metà settembre per veder procedere a pieno ritmo i lavori nella Galleria Vittoria. Anche ieri, al sesto giorno di cantiere, si intravedevano dall'esterno di via Arcoleo appena tre operai in attività. «Tutto previsto - ha spiegato ieri al Mattino il responsabile regionale di Anas, Nicola Montesano - perché stiamo rispettando i tempi di avanzamento». Non ha responsabilità la società affidataria degli interventi di messa in sicurezza del tunnel, sconta però la lentezza del Comune nell'avviare i lavori, assegnati soltanto 10 mesi dopo la chiusura della galleria. Un'arteria viaria della città fondamentale che ha, di fatto, spezzato in due il centro storico da Chiaia. A pagarne le spese i circa 200mila napoletani residenti nelle due municipalità interessate, ma soprattutto i commercianti della zona, inferociti perché da ormai quasi un anno hanno ridotto considerevolmente il proprio giro d'affari proprio a causa della chiusura forzata del tunnel. Un dramma per la viabilità, ma soprattutto per l'economia.

Anche ieri, nonostante le spiegazioni, i cittadini che si sono riuniti in un comitato, ideato per mettere pressione sull'amministrazione comunale, si sono dati il cambio per verificare l'avanzamento dei lavori all'interno della Galleria Vittoria.

Già sapevano che avrebbero trovato pochi operai in attività, ma ritengono sia un loro dovere mantenere la promessa di mettere il proprio fiato sul collo per velocizzare le procedure. «È l'unica arma che abbiamo perché - spiegano - non ci sono altre strade se non protestare civilmente contro questo sfacelo. Avevamo promesso che avremmo presidiato il cantiere e lo stiamo facendo, in attesa che qualcosa si muova». L'Anas ha spiegato loro che i lavori procederanno più speditamente solo tra un mese. In questo momento si sta provvedendo ad allestire il cantiere ed effettuare tutte le procedure preliminari con le altre società coinvolte negli interventi, a cominciare dalla rete fognaria e per finire con l'erogazione dell'elettricità. Normale amministrazione che, agli occhi dei cittadini, sembra invece paradossale. «Comprendiamo - spiegano soprattutto i commercianti - le ragioni tecniche che non consentono di procedere sin da subito a pieno ritmo. Non riusciamo però a capire perché lo scorso 2 agosto, all'inaugurazione del cantiere, l'assessore Clemente abbia utilizzato toni trionfalistici dopo che questa galleria è chiusa da oltre 10 mesi e, per di più, promettendo 20 ore di lavoro giornaliere».

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A rincarare la dose il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, anche ieri protagonista di un nuovo sopralluogo nei pressi della Galleria per controllare l'avanzamento dei lavori. «Siamo sempre più allibiti di fronte ad una situazione che è al limite del grottesco. A questo punto non capiamo i motivi per i quali si sia proclamato in pompa magna, all'inaugurazione del cantiere, che si sarebbe lavorato senza sosta notte e giorno per 20 ore filate se invece i lavori partiranno a metà settembre. Ora così come è, quasi sempre vuoto e fermo, il cantiere è l'icona perfetta del triste nulla in cui è stata abbandonata la città Ora continueremo a seguire l'evoluzione del cantiere e dal 15 settembre vigileremo costantemente il prosieguo dei lavori. Gli saremo col fiato sul collo». L'attacco è principalmente per l'amministrazione comunale ritenuta responsabile di aver annunciato i lavori in grande stile a ridosso delle elezioni, ma in realtà senza che le attività all'interno del tunnel procedano in maniera rapida. Solo da metà settembre si comincerà con i turni di 20 ore e la gran parte degli interventi sarà portato a termine. La riapertura del tunnel dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno, ma tutti s'aspettavano sin da subito che si procedesse a ritmi più spediti proprio per dare risposte concrete ai tanti commercianti ormai esausti. Chi ha un'attività in zona, oltre all'emergenza covid, ha infatti dovuto subire anche la chiusura della galleria. Un danno economico che un giorno bisognerà probabilmente quantificare se, come annunciato, il comitato di commercianti procederà a richiedere un indennizzo all'amministrazione comunale. 

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