Slegarsi da una prospettiva strettamente commerciale che vede nel vaccino un mero strumento di ritorno al lavoro può essere un’operazione utile a capire il senso più profondo della campagna di vaccinazione diffusa per gli over 16 sull’Isola di Capri, come su quelle di Ischia e Procida.
Una lettura diversa, umanista, quella che ci propone la Presidente designata del Rotary Club Capri, la Professoressa Luisa Federico. “ L’isola ha una sua sacralità, non basta vederla, è necessario conservarne il sentimento. Sono proprio le emozioni legate all’esperienza dell’isola, lo stupore, la meraviglia, ciò che vogliamo trasferire ai nostri ospiti. Quando parliamo di turismo, ci riconosciamo in tutti quei visitatori che prediligono l’isola come luogo di approdo.”
In tal senso si guarda con ambizione ad un turismo che sia sempre più responsabile, consapevole, esperienziale. E qui viene in aiuto il concetto di utopia. Alle radici della modernità troviamo infatti tante prospettive di luoghi utopici, sempre collegati ad un’isola. Nella sua dimensione di spazio ristretto, vicina e al contempo lontana dalla terraferma , Capri testimonia l’idea di puntare al mutamento, mettendo in atto una trasformazione organica.
“Quando si è aperto il discorso sulla possibilità per Capri di tornare ad accogliere ospiti, in seguito alla decisione del Presidente regionale De Luca in sinergia con l’ASL Napoli 1 e le Amministrazioni locali, di estendere la vaccinazione a tutti gli isolani, la dimensione dell’utopia ha funzionato come un archetipo.” Sostiene Federico, che prosegue: “ Un ideale, sedimentato nel profondo, che ha spinto i nostri stessi governatori a guardare a Capri , e le altre isole, come un laboratorio.”
Si tratta di nient’altro che favorire la vocazione naturale di Capri di accogliere e allo stesso tempo di essere meta di sogno e speranza.
Con il Rotary Club, di cui a breve sarà la Presidentessa, dopo il passaggio di testimone con l’attuale Presidente Antonino Moccia, Luisa Federico intende mettere a punto un programma dedicato alla custodia del mare in collaborazione con i giovani, cui i quali vanta un rapporto consolidato, anche in virtù della sua carriera di docente.
“Tema centrale della nostra esistenza, il mare, richiede azioni concrete che con i giovani del Rotaract e con le associazioni ambientaliste dell’isola, porteremo avanti.”
Dopo un così lungo periodo di isolamento forzato, è più che mai indispensabile gettare dei ponti con istituzioni, attività, fondazioni culturali che rendano Capri teatro di attività artistico-culturali ed all’altezza delle grandi sfide del domani.