Madonna dell'Arco, è il giorno dei fujenti: la carica dei quattrocentomila

I primi ingressi in Santuario alle 3, 20 della notte
I primi ingressi in Santuario alle 3, 20 della notte
di Daniela Spadaro
Lunedì 2 Aprile 2018, 08:40 - Ultimo agg. 22:53
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Alle 3, 16 il monumentale portone del Santuario di Madonna dell’Arco si è aperto per far entrare le prime squadre di battenti che già da qualche ora attendevano all’esterno. Il rettore dei Domenicani padre Alessio Romano, ha accolto i primi fujenti a varcare le porte con «Viva Maria». Canti in onore della Vergine, manifestazioni di isteria, commozione, la folla di battenti che ogni anno torna in Santuario parla alla Madonna dell’Arco a tu per tu: chiedendo grazie o omaggiandola per altre già ricevute.
 

 

All’esterno le forze dell’ordine monitorano costantemente la situazione con il compito di mantenere l’ordine pubblico: è previsto l’arrivo, fino a questa notte, di oltre 400mila persone. A contenere eventuali situazioni a rischio, carabinieri, poliziotti, agenti di polizia locale e militari dell’esercito coadiuvati da croce rossa e protezione civile.

Già all’1, 40 – quando era ancora notte inoltrata – un briefing con il coordinatore della sala operativa Ciro Gifuni e i responsabili del team di soccorso. Assolutamente proibito introdurre nel Santuario toselli, statue, bande musicali e fuochi d’artificio. Vietato, inoltre, in chiesa, scattare fotografie ed effettuare riprese con videocamere, smartphone e tablet. Così come è proibito, il rettore Padre Alessio Romano non ha mai mancato di sottolinearlo negli ultimi anni, fare questue nei centri cittadini in nome della Madonna dell’Arco.

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