Maschio Angioino, boom di visite: il Comune di Napoli stanzia 1,5 milioni per opere d'arte e restyling

Già affidati i servizi di progettazione esecutiva per l'adeguamento degli impianti e per il nuovo piano di prevenzione degli incendi

Boom di visite al Maschio Angioino
Boom di visite al Maschio Angioino
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 5 Gennaio 2024, 11:25 - Ultimo agg. 13:10
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Il trend è in crescita rispetto ai dati pre-Covid: più di centomila visitatori registrati nel 2023. Il Maschio Angioino, complice anche la chiusura del Castel dell'Ovo, torna ad essere uno dei luoghi più ricercati dai turisti che sbarcano in città. E mentre i visitatori ne riscoprono il fascino, Palazzo San Giacomo mette in campo un progetto ad ampio respiro per il recupero della struttura e per il restauro delle preziose opere d'arte che il castello custodisce.
In totale l'investimento sarà prossimo a 1,5 milioni di euro, divisi in piccole frazioni per consentire maggiore agilità nell'esecuzione e nel completamento delle opere. 

Già sono stati affidati i servizi di progettazione esecutiva per l'adeguamento degli impianti e per il nuovo piano di prevenzione degli incendi, due affidamenti da circa 150mila euro ciascuno. È in fase di avvio anche il percorso per il recupero di infissi e arredi lignei della struttura per un totale di 126mila euro.

Poi sono in programma una serie di interventi di manutenzione ordinaria, innanzitutto quella edile, poi all'impianto idrico, all'impianto elettrico e alle cabine che gestiscono la diffusione dell'elettricità nella struttura: quattro differenti fronti, ciascuno dei quali ha una dotazione da 150mila euro.

In contemporanea sta procedendo il percorso per la catalogazione e il restauro delle opere d'arte custodite al Maschio Angioino. Già affidato il servizio di catalogazione e digitalizzazione di parte delle opere d'arte presenti nei depositi, così da poter aggiornare le schede da inserire sulla piattaforma ministeriale del catalogo dei beni culturali. In corso di realizzazione anche il programma di conservazione e restauro dei beni artistici custoditi al Castel Nuovo provenienti dalle chiese e dagli enti di beneficenza come la Real Casa Santa dell'Annunziata o l'Albergo dei Poveri. Interventi conservativi, necessari a un successivo restauro, vengono realizzati in un laboratorio temporaneo allestito all'interno della struttura. 

Il restauratore Umberto Maggio si occuperà, invece, di riportare all'antica bellezza 14 opere realizzate fra il Quindicesimo e il Diciottesimo secolo selezionate sulla base dell'interesse storico-artistico e dell'urgenza conservativa. Si tratta di due sculture lignee con innesti in foglia d'oro, sei tele e sei tavole, tra le quali “Il cieco di Gerico” di De Mura e “Eterno Padre” di Ippolito Borghese.

Accanto ai progetti di recupero ci sono anche piani per rendere più accogliente il Maschio Angioino grazie a una riorganizzazione del personale per garantire l'apertura dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 19.42 e per migliorare la distribuzione dei carichi di lavoro. 

 

Entro marzo, poi, partirà anche il nuovo servizio di bigliettazione digitale, annunciato ieri dal nostro giornale, assieme a un piano di comunicazione per attirare sempre più turisti verso il Castello. 

«Castel Nuovo è un simbolo della città e anche un grande sito delle arti" mostre, performance, concerti, si svolgono regolarmente al suo interno, con eventi di qualità lungo tutto il corso dell'anno - ha detto Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli - è uno spazio che vive con e per la città. Proprio per assolvere al meglio a queste funzioni, l'amministrazione comunale sta ponendo in essere una serie complessa e coordinata di azioni tese a rendere il castello più accogliente, più efficiente, più organizzato, più attuale. Da un più funzionale modello di gestione del personale interno, alla digitalizzazione della biglietteria, alla riorganizzazione degli accessi, alla sistemazione dell'area esterna (in accordo con l'Accademia delle Belle Arti), alla catalogazione, al restauro, al recupero delle opere d'arte che al suo interno sono custodite, ad un moderno sistema di promozione e di comunicazione delle attività che si svolgono in quel luogo, alla progettazione di nuovi impianti antincendio ed elettrico. Tutto ciò dà il senso dell'importante investimento, in termini di risorse umane e finanziarie, che il sindaco Manfredi ha fortemente voluto per fare del Maschio Angioino uno dei fiori all'occhiello della città». 

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