Napoli, senza arte e senza soldi la Metro della vergogna

Napoli, senza arte e senza soldi la Metro della vergogna
di Paolo Barbuto
Venerdì 18 Dicembre 2020, 09:37 - Ultimo agg. 14:58
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Non ci sarà più la gigantesca raffigurazione di Virgilio sulla copertura della stazione Metro del Centro Direzionale, non c'è più nemmeno la forza per andare avanti con i lavori che rallentano fino a fermarsi perché non c'è un euro. Da un lato la cancellazione dell'arte imposta da Palazzo San Giacomo perché i fondi sono improvvisamente scomparsi, dall'altro il caos in un cantiere dove gli operai non hanno ricevuto gli ultimi due stipendi, già sanno che non avranno nemmeno quello di dicembre, eppure cercano di portare a termine quel lavoro che è a un passo dalla conclusione.


LO SPRINT VIETATO
La parte più incredibile di questa vicenda è il clamoroso stato di avanzamento delle opere. Mancano solo le finiture per considerare finite le operazioni di cantiere, un lavoro che potrebbe richiedere altri sei mesi, massimo otto. La copertura è quasi completamente montata, la stazione è praticamente pronta, cosa manca per portare a termine l'impegno? Mancano le finiture che sembrano roba da poco e invece è la parte più determinante del lavoro perché è quella che tutti vedono: sono i pavimenti, i rivestimenti, le coperture del cemento grezzo che regge la stazione ma non la rende bella.

Quelle finiture non arrivano perché c'è un'annosa questione di mancati pagamenti che ha convinto i fornitori a non presentarsi più al cantiere. Non scenderemo nel dettaglio delle responsabilità, ci limiteremo a spiegare che la ditta costruttrice, la Igr, sostiene che ad assumersi certi oneri economici deve essere Metropolitana di Napoli Spa, mentre quest'ultima sostiene l'esatto contrario. Probabilmente la questione finirà per le vie legali perché Metropolitana di Napoli ha voglia di imprimere una svolta ed è intenzionata ad affidare i lavori a un'altra ditta.


LA PARALISI
Ieri al cantiere non c'era nessun operaio al lavoro perché non si può far nulla se non ci sono i materiali. Intorno al cantiere, però, c'era tanta rabbia mescolata al malumore. I 21 addetti (fra operai e impiegati) impegnati nella stazione del Centro Direzionale, chiedono con forza che venga messo in risalto il loro impegno: sono stati al lavoro ogni giorno anche senza stipendio. Perché la questione s'era già presentata in estate alla fine del lockdown: tre mesi di arretrati poi coperti con un versamento di Metropolitana di Napoli. «Noi vorremmo solo che la gente sapesse quanto è grande il nostro impegno e il nostro senso di responsabilità - dice un rappresentante dei lavoratori - abbiamo fatto di tutto e siamo riusciti ad arrivare a un miglio dal traguardo. Non è giusto che i nostri sforzi finiscano nel nulla». A proposito: senza caos e interruzioni la stazione sarebbe potute entrare in funzione già nell'estate del 2021; attualmente, se tutto andrà bene, l'apertura è rinviata all'autunno del 2022.

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