Miseno, imbrattati i resti archeologici sul sagrato della chiesa di san Sossio

Miseno, imbrattati i resti archeologici sul sagrato della chiesa di san Sossio
Miseno, imbrattati i resti archeologici sul sagrato della chiesa di san Sossio
di Antonio Cangiano
Venerdì 20 Agosto 2021, 17:15
2 Minuti di Lettura

Baby vandali in azione sul sagrato della chiesa di san Sossio a Miseno, nei Campi Flegrei. Approfittando della calura estiva e della scarsa frequentazione, qualcuno ha imbrattato con il pennarello indelebile, alcuni dei preziosi marmi e colonne d’epoca romana che si conservano sullo slargo nei pressi dell’ingresso della pittoresca chiesa flegrea.

Una bravata, accaduta nonostante la presenza delle telecamere e che può costare cara.

Ai sensi dell’art 639 del Codice Penale chi deturpata o imbratta cose di interesse storico o artistico, rischia la pena della reclusione fino a un anno e una multa fino a 3.000 euro. 

 

Più volte il sagrato della chiesa di san Sossio a Miseno, è stato saccheggiato dai vandali.
Eclatante la sparizione negli anni ’90 dei resti di un antico sarcofago strigilato di età tardo-imperiale e più tardi, nel 2016, di alcuni marmi di rivestimento esterno.

Il sagrato della chiesa parrocchiale di san Sossio  a Miseno, è un prezioso esempio di ornamento con materiali di riutilizzo d’epoca romana, provenienti anche dall'antica città sommersa.
Oltre a decine di preziosi marmi, conserva numerosi frammenti di decorazioni architettoniche, un capitello corinzio e resti di colonne.

© RIPRODUZIONE RISERVATA