Napoli, cimitero di Ponticelli: tranciati alcuni cavi delle lampade dopo la bonifica

Napoli, cimitero di Ponticelli: tranciati alcuni cavi delle lampade dopo la bonifica
di Alessandro Bottone
Domenica 29 Maggio 2022, 14:45 - Ultimo agg. 15:54
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Tombe e lapidi sono letteralmente scomparse sotto le erbacce cresciute rigogliose in tanti mesi di mancata manutenzione nel camposanto di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. A distanza di tempo dalle denunce pubbliche e dalle giuste lamentele dei cittadini si interviene nel cimitero comunale di via Argine e, in particolare, nei giardini in cui riposano numerosi defunti.

Alcuni operai di una impresa esterna incaricata dal Comune di Napoli stanno lavorando negli spazi in cui l'erba ha raggiunto quasi due metri di altezza rendendo impossibile l'accesso e pericoloso il semplice passaggio di persone nascondendo dissesti e pavimentazione sconnessa.

Finora l'intervento - iniziato venerdì scorso - ha interessato soltanto alcune aree del cimitero e, in particolare, quelle in prossimità della chiesa (da tempo chiusa per inagibilità) dove riposano gli indigenti e dove sono inumati i neonati e i bambini scomparsi prematuramente.

Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni così da rimuovere i rovi negli spazi adiacenti e renderli praticabili. L'indispensabile intervento di pulizia e bonifica ha comportato alcuni danni all'impianto elettrico che alimenta l'illuminazione votiva di lapidi e cappelle private. I decespugliatori utilizzati per tagliare l'erba, infatti, hanno tranciato alcuni fili che saranno installati nuovamente dalla società che ha in capo l'appalto da alcuni mesi. L’impianto, già normalmente precario in quanto esposto alle intemperie, sarà ricostruito per far tornare la luce nei vari punti.

 

Resta molto lavoro da fare per assicurare decoro e sicurezza nel camposanto di Ponticelli. Ci sono alcune aree interessate dalla caduta di calcinacci e pietre: ciò avviene, ad esempio, dalla copertura a sbalzo di alcune lapidi a ridosso della chiesa. Inoltre, molte cappelle private lungo il muro di recinzione, nella parte più antica del camposanto, sono in condizioni di grave dissesto e necessitano di interventi di messa in sicurezza. Non curate da anni e decadenti, esse custodiscono i resti di persone morte nei primi decenni del secolo scorso o del periodo ancora precedente.

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Nonostante l’avvio della pulizia straordinaria del bene comunale alcuni visitatori si dicono indignati per le condizioni in cui è tenuto visti i dissesti, la sporcizia e la generalizzata mancanza di cura di piante, arredi, tombe. In effetti, molte di quest’ultime risultano danneggiate dal maltempo e “dimenticate” nei giardini senza alcun intervento. Più curata, invece, risulta la zona di più recente costruzione del cimitero in cui insistono le diverse congreghe “visitate” da vandali e delinquenti che hanno fatto razzia di vasi e materiale in metallo in più occasioni nel corso degli ultimi mesi.

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