Napoli, corso Vittorio Emanuele tra dissuasori e limiti di velocità: «Così paralisi inevitabile»

Napoli, corso Vittorio Emanuele tra dissuasori e limiti di velocità: «Così paralisi inevitabile»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 28 Gennaio 2021, 11:00
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Velocità massima a 30 chilometri orari al corso Vittorio Emanuele: lo stabilisce una nuova ordinanza comunale, che accoglie le richieste della Municipalità 2 dopo i numerosi incidenti delle ultime settimane. Palazzo San Giacomo esprime soddisfazione per «i tempi record in cui si è conclusa la parte più delicata dei lavori», quella cioè in cui è previsto il semaforo a senso unico alternato nei tratti interessati dalle operazioni. Ma non manca la preoccupazione di commercianti e cittadini per gli avvallamenti, le increspature nell'asfalto in alcuni punti in cui i cantieri sono già stati richiusi. Va precisato comunque che le lavorazioni sono in corso d'opera, e che a questo strato d'asfalto, come da programma, ne andrà aggiunto un secondo, che sarà poi quello definitivo post-restyling. A confermarlo è tra l'altro la stessa Municipalità 2, che condivide le preoccupazioni dei cittadini, spera che «le imperfezioni attuali vengano sanate» e chiede «la chiusura al traffico del Corso per una riuscita qualitativamente impeccabile del restyling». Potrebbero esserci all'orizzonte tempi ancora più duri per la viabilità già ferita dalla chiusura prolungata della Galleria Vittoria e con il traffico in tilt a Chiaia.

A parte il limite di velocità, l'ordinanza di ieri, che entrerà in vigore nei prossimi giorni, prevede bande sonore ogni 100 metri e l'installazione di due attraversamenti pedonali. Di sicuro, in attesa del secondo strato d'asfalto già in programma, degli arredi e della segnaletica, andranno fatti degli aggiustamenti. Intanto continuano i disagi. All'inizio del Corso, una ventina di metri l'incrocio con via Salvator Rosa, tre grosse buche gemelle (rattoppate in superficie) si sono aperte una di fianco all'altra in un'area in cui i lavori sono già andati in scena nei mesi scorsi. «Con questo avvallamento - spiega Giuseppe Loretti della Boutique della Frutta - Entra l'acqua nei negozi quando passano le macchine. Infatti stiamo con la porta chiusa. L'avvallamento c'è da parecchio, e abbiamo fatto anche segnalazioni, ma nessuno è venuto. Il cantiere da qui lo hanno tolto da un paio di mesi. Ci hanno detto che questo strato è un tappetino e che, quando i lavori si ricollegheranno con piazzetta Cariati, verrà installato il manto definitivo. Ma mi domando: come lo faranno il manto stradale definitivo con queste tragedie?». La stessa domanda se la pongono più in là, sul Corso, all'altezza della fermata della funicolare di via Morghen.

Anche qui i cantieri sono stati smantellati da diverse settimane. «Gli operai dicono che dovranno fare un'altra passata - racconta Enzo Puccione, dipendente del parcheggio - Ma come faranno? Non sembra un manto stradale nuovo. In tanti si stanno lamentando».

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La città è piena di cantieri in lavorazione, i cui benefici si vedranno solo prossimamente. Intanto, con la ripresa di diverse attività, bisogna fare i conti non solo con la chiusura del tunnel della Vittoria e con via Partenope non più liberata, ma anche con il fatto che cantieri e auto non sempre possono convivere. Dal presidente della Municipalità 2, Francesco Chirico, che si è battuto a lungo per l'avviamento del progetto negli anni scorsi, parte la richiesta precisa di «chiudere al traffico Corso Vittorio Emanuele per la buona riuscita delle operazioni». «Per quanto riguarda le tempistiche - argomenta - i cantieri li stanno chiudendo regolarmente. È vero però che in certi punti già rifatti sono stati rilevati degli avvallamenti, e sono sotto gli occhi di tutti. Sono stati notati anche agganci tra carreggiate non fatti proprio a regola d'arte. Alcune imperfezioni potrebbero derivare anche dal fatto che non è stato possibile chiudere completamente la strada al traffico veicolare, e per gli operai è stato impossibile lavorare in certi punti specifici. Di sicuro, prima o poi, per completare l'intervento di restyling il Corso andrà chiuso del tutto alla circolazione. È un punto fondamentale, senza il quale non potrà esserci una riuscita qualitativamente impeccabile delle operazioni. Spero e confido nel fatto che le imperfezioni vengano colmate e sanate con l'intervento finale».

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