Campioni crescono. Tra i vicoli di Napoli, grazie alle arti marziali. Nel weekend scorso a Massa Carrara si sono celebrati i campionati mondiali unificati della disciplina WTKA: in gara 2.400 atleti, 60 nazioni coinvolte, davanti a un pubblico di oltre 10mila spettatori. Napoli fa la voce grossa con medaglie d’oro e podi, tra cui quelli ottenuti dal team del maestro Danise: Alessio Donzetti, 17 anni, è risultato medaglia d'oro nei pesi leggeri, Emanuele Conforto, 19 anni, è bronzo nei pesi massimi, e Gennaro Costagliola a soli 12 anni è bronzo negli juniores.
Ma non sono solo vittorie sportive: «I tre ragazzi vengono da quartieri complessi, il mio team si caratterizza da sempre per il perseguimento di un obiettivo che è prima sociale e poi atletico: aiutare i giovani a rischio ad avere uno scopo nella vita», spiega Vincenzo Danise, soddisfatto dei risultati ottenuti per quel che rappresentano nel percorso “esistenziale” dei giovani. «Bulli o vittime di bullismo, ragazzi che passano la vita davanti a smartphone e pc, da noi ritrovano una direzione.
«Una delle emozioni più belle che ho provato negli ultimi anni» dichiara Donzetti, il vincitore, che abita in zona piazza Garibaldi. «Lo sport è soprattutto portatore di novità e crescita mentale, prima ero immaturo e ora mi sento più adulto. Voglio aprire una palestra per dare un’opportunità ai tanti adolescenti napoletani che hanno bisogno di incanalare la rabbia in una pratica sana». I tre a fine campionati sono stati anche attenzionati da osservatori delle forze dell’ordine che potrebbero reclutarli nelle loro fila per portarli sulla strada, ma stavolta del professionismo.