Piazza del Plebiscito, dieci imprenditori ​pronti per il colonnato

Si accelera sull'assegnazione dei locali: contatti con Gambrinus e De Laurentiis, interessato anche il pastoraio Ferrigno

Il colonnato in piazza del Plebiscito
Il colonnato in piazza del Plebiscito
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 1 Novembre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 12:21
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Svolta vicina per il colonnato più famoso della città. Sono al vaglio le candidature per l’occupazione dei locali della basilica di San Francesco di Paola. Dieci attività che prenderanno possesso dei locali del portico di piazza del Plebiscito, chiusi e sfitti da anni. Passi concreti sulle assegnazioni potrebbero arrivare nel mese appena iniziato: per i prossimi giorni il prefetto Claudio Palomba ha infatti indetto una conferenza dei servizi ad hoc, che sarà «decisoria». Vi prenderanno parte Fec, Sovrintendenza, Comune e Ministero. Andrà fatto un punto della situazione su tre temi, in particolare. I locali del colonnato, in primis, su cui pende un bando già espletato di 6 anni fa, e su cui ci sono da vagliare eventuali nuovi interessamenti. Poi la questione dei lavori di rifacimento della facciata del portico, che andranno realizzati prima delle aperture. Terzo, il progetto del museo dell’Ipogeo e quello dell’illuminazione della piazza, che spettano al Comune: entrambi temi su cui l’amministrazione Manfredi è intenzionata a investire. Il progetto delle nuove luci sarà pronto «a inizio 2024», spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto. 

Partiamo dal vertice sul Plebiscito: nei prossimi giorni l’Ente di governo ospiterà una nuova conferenza dei servizi, una cabina di regia durante la quale si discuterà, tra l’altro, delle assegnazioni dei locali che insistono sotto il portico. Il lavoro è dunque duplice in questa fase. Da un lato si sta completando il sondaggio tra coloro che erano risultati assegnatari nella gara indetta nel 2017, dopo un accordo tra prefettura e l’ex amministrazione. Dall’altro lato, si vagliano altri marchi imprenditoriali che intanto si sono fatti largo, almeno nelle intenzioni. Parliamo del Napoli di Aurelio De Laurentiis, che - il condizionale qui è d’obbligo - potrebbe aprire al Plebiscito un punto vendita ufficiale degli azzurri. «In attesa di notizie» ci sono di sicuro lo storico bar Gambrinus, come spiega il socio Massimiliano Rosati e il maestro dei pastori di San Gregorio Armeno Marco Ferrigno, che sarebbe «lieto di portare i pastori al Plebiscito». A dare nuovo impulso al rilancio, naturalmente, c’è il protocollo firmato in presenza del ministro Piantedosi ad agosto tra Fec, Sovrintendenza, Comune e Demanio. Proprio il Fec (Fondo edifici di culto), ha stanziato 3 milioni per il Plebiscito, gestiti dal ministero dell’Interno.  

I locali del portico, nelle intenzioni, dovrebbero diventare vetrine del made in Naples. Nella realtà, su 17 saracinesche totali - esclusi un bar, l’artigiano Lumiere e l’archivio Parisio - regna il deserto. C’era una volta la libreria Treves, sotto il portico. Ma è chiusa da 8 anni. Proprio in questi spazi di 178 mq, però, i lavori sono per lo più finiti. È quasi pronto Il Poggio di Leopardi, ristorante-letterario di Gesco a tema leopardiano: «La situazione si sta sbloccando - spiega Giacomo Smarrazzo, direttore generale di Gesco - Nelle ultime ore c’è stato un sondaggio tra imprenditori e quasi tutti gli ex assegnatari del 2017 sono ancora interessati e in attesa di notizie dalla Prefettura.

Un altro nodo è il rifacimento della facciata del colonnato, opera pubblica che deve essere realizzata secondo i cronoprogrammi del Palazzo di governo. Il restauro prevede anche il rifacimento del colore degli intonaci. Ci bastano 2 mesi per ultimare i lavori, poi potremmo aprire, ma l’apertura sarà subordinata al restauro della facciata». Stando all’elenco ufficiale degli assegnatari del 2017 citato da Smarrazzo, al civico 1 di 21 mq doveva esserci “Terramiart” (artigianato storico-artistico napoletano), al 4, di 21 mq, un bar con mini esposizioni su cultura e folklore napoletano che doveva essere gestito da “Pastamore e Chiatamone”. Al civico 5, di 25 mq, era assegnatario Maurizio Riccio (presepi e oggetti artigianali). Per il 14, di 41 mq, era designato il Pastificio Altamura (pasticceria). 

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Passi in avanti anche per i nodi che riguardano il Comune. «In queste settimane è previsto un nuovo incontro per parlare del Plebiscito - aggiunge la Lieto - Il prefetto sta coordinando una conferenza di servizi che sarà decisoria. Per quanto ci compete, impegneremo risorse sull’intervento per la nuova illuminazione. A inizio anno prossimo il progetto sarà pronto: è un lavoro molto complesso, per ovvi motivi non ci sono elementi illuminanti al centro della piazza. Sull’ipogeo, l’intenzione è di renderlo un museo, ma servono risorse. È un luogo molto esteso ed estremamente suggestivo, anche se non ci sono altezze consistenti». 

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