Napoli tra pranzi di Natale
e buffet della solidarietà

Napoli tra pranzi di Natale e buffet della solidarietà
di Benedetta Palmieri
Venerdì 23 Dicembre 2016, 08:54 - Ultimo agg. 09:26
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La parola solidarietà, soprattutto di questi tempi, riecheggia un po' ovunque, tanto da risuonare talvolta svuotata del suo significato. Un significato che dovrebbe risiedere invece in silenziosa sostanza; e, laddove è impossibile risolvere d'emblée i mali del mondo, nel rendere almeno meno tristi certi momenti per chi è in situazioni di difficoltà. È qui che si inseriscono i pranzi solidali di questi giorni.

A cominciare da quello, oramai tradizionale (è al suo ventunesimo anno), allestito per i bisognosi nella galleria Principe di Napoli. Il pranzo, che l'anno scorso ha contato circa un migliaio di commensali, è previsto per domani alle 13, dopo essere stato a rischio: l'associazione Amici della galleria, che lo organizza, si è trovata nella difficoltà di far fronte alle spese oramai ingenti che comportava; denuncia e richiesta di aiuto furono accolte sulle pagine di questo giornale, e enti come Acqua Campania e la Banca di credito popolare, alcune imprese come Gambrinus, Gino Sorbillo, 14° Poerio Travel e Liberty Lines, o ancora l'Ancci, si sono proposte (partecipe il Comune) di sostenere l'iniziativa. Dato giusto conto di questo, due parole sulla giornata sono d'obbligo: il pranzo, organizzato con tutti i crismi, vedrà un menu che va dalle pennette alle seppie, dai gamberi al rollè di vitello, e naturalmente ai dolci: raffioli, cassate, panettoni. Inoltre, siccome il Natale ha obbligo d'essere allegro, si ascolterà musica grazie al coro Arabbas e all'associazione Social music & fun; al termine, saranno anche distribuiti cesti e piccoli regali. Ma veniamo al 25 dicembre, e alle iniziative della Comunità di sant'Egidio, che da circa trent'anni si occupa di organizzare in questo giorno tavolate in tutto il mondo per i più bisognosi.



Domenica alle 13, il pranzo sarà preparato nella basilica dei santi Severino e Sossio, e a tavola siederà anche il cardinale Crescenzio Sepe (che si spenderà in diverse altre occasioni); nello stesso momento, si pranzerà anche nella chiesa dei padri Redenzionisti di Scampia. Ma tra le circa settanta iniziative della Comunità, che vedranno coinvolte più di seimila persone in difficoltà, ci sono ancora pranzi e feste nei campi rom (di Casoria e Giugliano, al Centro direzionale e a Ponticelli), con i bambini delle scuole della pace e con i migranti, negli istituti di pena e in quelli per anziani. Infine, i volontari organizzeranno anche cene itineranti per i senza fissa dimora (nelle sere di domani e del 31; e ancora, alle 18 del 6 gennaio al Dormitorio pubblico).


Ma si diceva degli impegni del cardinale Crescenzio Sepe, e del suo fitto programma di attività.
Restiamo però in ambito di pranzi, e allora da segnalare quello che lo vedrà con i detenuti del carcere di Secondigliano (martedì 27, alle 12.30), e quello con gli indigenti che si terrà nella cattedrale di Napoli mercoledì 28 alla stessa ora.
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