Napoli, ristrutturazione ex Opg: lavori entro due settimane o vanno in fumo 17 milioni

Pasticcio burocratico sui fondi Pnrr sarà necessaria una delibera urgente

Ristrutturazione “ex Opg” lavori entro due settimane o vanno in fumo 17 milioni
Ristrutturazione “ex Opg” lavori entro due settimane o vanno in fumo 17 milioni
di Dario De Martino
Lunedì 15 Gennaio 2024, 23:46 - Ultimo agg. 17 Gennaio, 12:10
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È corsa contro il tempo a Palazzo San Giacomo per iniziare i lavori all’ex Opg di Materdei e non rischiare di perdere il finanziamento da 17,6 milioni, con fondi del Pnrr, per la riqualificazione di una parte dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario di via Matteo Renato Imbriani. «Entro il 31 gennaio bisogna iniziare il primo stralcio di lavori altrimenti rischiamo di perdere il finanziamento», ha detto chiaro e tondo ieri la dirigente Ivonne de Notaris, dirigente del Comune responsabile dell’area trasformazione urbana e politiche dell’abitare insediatasi a Palazzo San Giacomo nel giugno dello scorso anno, ai consiglieri comunali della commissione Urbanistica.

 Sullo sfondo, però, c’è un piccolo pasticcio amministrativo che va risolto in tempi brevi. È stata la stessa dirigente a spiegarlo ai commissari riuniti ieri nella sala del consiglio comunale.

Si tratta di questioni tecniche: per poter approvare il progetto in Giunta c’è bisogno che l’intero importo del finanziamento sia appostato sul bilancio 2024. Una parte dei fondi, invece, circa 3 milioni, fanno riferimento al bilancio 2023. Per questo è necessaria una delibera, che a Palazzo San Giacomo hanno già pronta, per spostare l’intero finanziamento sul bilancio di quest’anno. 

La giunta comunale dovrebbe operare, quindi, con una delibera con i poteri del consiglio per effettuare questo spostamento dei fondi e poter procedere, poi, con l’approvazione del progetto ed evitare, così, che l’intero piano di riqualificazione vada in fumo. La commissione, ieri, ha dato il suo ok a procedere con parere favorevole all’approvazione della delibera. Non è mancata un po’ di discussione, in particolare da parte del consigliere del gruppo “Manfredi sindaco” Gennaro Esposito, sulla futura gestione del bene. Tra Palazzo San Giacomo e il collettivo dell’ “Ex Opg - Je so pazz”, però, c’è già un’intesa per la gestione degli spazi da parte degli attivisti che operano da anni all’interno della struttura. Nessuno, però, è ovviamente contrario al piano di riqualificazione della struttura e l’oggetto della delibera esaminata ieri era relativo soltanto alla questione dei fondi e non alla destinazione d’uso. 

Per questo, la discussione sul tema della gestione dei beni comuni è stata rimandata a un secondo momento. Ma di certo si tornerà a parlarne nel momento in cui la delibera andrà all’attenzione del consiglio comunale. D’altronde, come chiarito dall’assessore Laura Lieto, anche se i fondi a disposizione non permettono di recuperare l’intera struttura, ci sono comunque spazi che non sono oggi utilizzati e che potranno essere destinati a nuove finalità. E comunque le attività svolte già oggi dagli attivisti dell’ex Opg sono gratuite e di rilievo sociale: doposcuola, supporto legale per i lavoratori, lezioni di italiano e sportello per le richieste di asilo per i migranti, ma anche teatro popolare, sport e corsi di yoga. Con i fondi a disposizione verrà riqualificata, quindi, la parte della struttura che oggi ospita le attività dell’ex Opg ma anche altre aree in cui si potrà ampliare l’offerta di servizi a disposizione della comunità.

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La riunione della commissione Urbanistica di ieri, ha riaperto anche il tema della rigenerazione di Napoli Est. L’attenzione principale è stata focalizzata sulla costruzione del nuovo piano regolatore, con particolare enfasi sul progetto “Guida 1 - Napoli Orientale”. Il vicesindaco Laura Lieto, responsabile dell’Urbanistica, ha presentato il primo pezzo del documento strategico, delineando una visione che mira a trasformare la fruizione della città, partendo dall’area orientale.

«È il motore principale dello sviluppo di Napoli», ha detto la numero due di Palazzo San Giacomo, ponendo l’accento sulla rigenerazione urbana senza ricorrere al consumo di suolo. Il documento sottolinea che Napoli, oltre al suo notevole potenziale turistico, è caratterizzata dalla presenza di ampie aree industriali dismesse e da patrimoni pubblici che necessitano di riqualificazione. Il presidente della commissione Massimo Pepe ha evidenziato l’importanza di «una collaborazione sinergica tra settore pubblico e privato, senza rinunciare agli impegni sugli obblighi normativi e sul potenziamento delle dotazioni pubbliche». La discussione tra i consiglieri comunali, sulla base di un lungo dossier sulle possibilità di sviluppo dell’area esposto dal professor Carlo Gasparrini, è stata rimandata alla successiva convocazione della commissione.

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