Napoli, nasce il primo vicolo dedicato alle donne

Matilde Serao, Frida Kahlo e Artemisia Gentileschi insieme per ridare vita a Vicoletto Donnaregina

Il vicoletto donnaregina
Il vicoletto donnaregina
di Giorgia Verna
Giovedì 22 Febbraio 2024, 15:45 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 09:24
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Anna Minucci e Andrea Ambrosino sono innamorati. Lei libraia, lui barman, dall’unione delle loro passioni nasce nel 2019 un bookbar a vicoletto Donnaregina: l’a&m bookstore. «Era il nostro modo per lavorare assieme e condividere ciò che ci rendeva felici» racconta Anna. Eppure, due settimane prima del lockdown del 2020, il loro negozio viene derubato.

«Abbiamo avuto paura e ci siamo sentiti violati in casa nostra.

Da allora abbiamo abbassato la saracinesca per protesta. Sono passati 4 anni».

È dall’incontro con Davide D’Errico, co- fondatore di Vicolo della cultura, che nasce l’idea di dare nuova dignità al vicoletto Donnaregina e far ripartire il bookbar di Anna e Andrea.

«Vicoletto Donnaregina era buio e abbandonato. Adesso, lavorando con i ragazzi e diversi volontari, stiamo illuminando di nuovo la strada. Sarà un luogo di arte e cultura tutto dedicato alle donne con piccole librerie e opere di street artist napoletani».

Così la strada del centro storico di Napoli prende nuova vita, riempendosi dei volti di donne più famose di Napoli e non solo. Prima fra tutte c’è Matilde Serao, storica giornalista e co-fondatrice del Mattino. Assieme a lei ci saranno le artiste Frida Kahlo e Artemisia Gentileschi, la scrittrice da poco scomparsa Michela Murgia, Maddalena Cerasuolo, a cui è dedicato il ponte della Sanità e Guerriera Guerrieri, la donna che salvò diversi libri di palazzo reale dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

«La realizzazione delle opere è stata affidata all’artista Trisha, già famosa per aver realizzato il murales di Julian Assange a Scampia. Visto che siamo a vicoletto Donnaregina, l’artista ha deciso di mettere una piccola corona su ogni ritratto, proprio per simboleggiare la forza che ha ogni donna. L’inaugurazione sarà l’8 marzo. Ci sembrava coerente» spiega Davide D’Errico.

«Siamo felicissimi è la cosa più bella che ci è capitata dopo anni» racconta Anna. «Anche io sono una mamma lavoratrice, so cosa significhi la resilienza e sono orgogliosa di lavorare in un luogo dove si celebra la forza delle donne. Ora non abbiamo più paura».

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