Napoli, riapre la chiesa della Disciplina della Santa Croce a Forcella

I lavori di restauro e riqualificazione dell’edificio sono terminati nella prima metà del 2023

La chiesa della Disciplina con il suo retablo Quattrocentesco
La chiesa della Disciplina con il suo retablo Quattrocentesco
di Vincenzo Cimmino
Venerdì 1 Dicembre 2023, 11:08 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 15:17
6 Minuti di Lettura

Riapre dopo quarantatré anni la chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce a Forcella. Il luogo di culto, che torna fruibile dopo il terremoto dell’Ottanta, è stato per secoli al centro della vita cittadina di Napoli.

I lavori di restauro e riqualificazione dell’edificio sono terminati nella prima metà del 2023 e l’intervento ha interessato molteplici aree dell’edificio. A partire dal portone originario d’ingresso, rimasto murato per più di quarant’anni. E proprio dal portone prende il nome il progetto che ha portato alla restituzione della chiesa, “La Porta dei Sogni”.

Il progetto, presentato dall’Associazione Sanitansamble, vede come partner AssoGioCa e la cooperativa Manallart. Il lavoro si inserisce nel piano di riqualificazione e valorizzazione del quartiere Forcella che la cooperativa, composta da quattro socie fondatrici e un socio fondatore, tutti con formazione umanistica, porta avanti da anni, si inserisce nel lavoro di riqualificazione e valorizzazione sociale del quartiere Forcella che la cooperativa, composta da quattro socie fondatrici e un socio fondatore, tutti con una formazione umanistica, porta avanti da anni.

Video

Il progetto ha avuto come focus la riapertura dell’Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce realizzando un nuovo impianto di illuminazione e restaurando completamente l’antico giardino Quattrocentesco. Grazie al progetto è stata anche realizzata la Casa della Musica, sede della Piccola Orchestra di Forcella e luogo di aggregazione per i giovani del quartiere.

Il progetto è stato possibile grazie alla sinergia con L’Altra Napoli Onlus, ente che investe con i giovani in programmi di recupero urbano e sociale, e con l’Arciconfraternita dell’Augustissima Disciplina della Santa Croce, la quale detiene ancora oggi la proprietà degli immobili. L’Altra Napoli Onlus ha lavorato per trovare i finanziamenti, pervenuti da enti privati come Fondazione con il Sud, Fondazione Vismara, Banca d’Italia, Poste Italiane, Fondazione BNL, Fondazione Grimaldi, UniCredit, Caronte & Tourist, Ikea Napoli Afragola, Coelmo, Estéè Lauder, Agaton e Rotary Club.

La chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce è sede della più antica confraternita laicale della città di Napoli, l’Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce. La Compagnia è stata fondata nel 1290, come testimoniano diversi documenti antichi e anche una pergamena del 1852.

Custodita nella sacrestia, la preziosa pergamena elenca tutte le congreghe della città a partire dall’Arciconfraternita della Disciplina fino alla centosettantesima, datata al 1844.

Forcella, quartiere oggi in stato di degrado e abbandono e che lentamente si sta smarcando dalla sua fama negativa, un tempo era un “seggio” dalla forte vocazione assistenziale. Il suo motto, inciso nell’ingresso laterale della chiesa di sant’Agrippino, era infatti “ad bene agendum nati sumus”, siamo nati per fare il bene.

Se prima i nobili locali si riunivano per dare conforto ai detenuti o per aiutare le famiglie indigenti, oggi i membri della confraternita continuano il proprio impegno mettendo a disposizione dei bambini del quartiere, tra le altre cose, il giardino della chiesa. Lo spazio verde, unicum a Forcella, è stato interamente riqualificato grazie alla donazione di Poste Italiane. Una vocazione lunga quasi settecentocinquanta anni. Un’istituzione seconda, in città, solo all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

I nobili confratelli però, in questa chiesa, non si riunivano solo per portare avanti opere di carità. La chiesa con la sua confraternita, infatti, è legata alla celeberrima Congiura dei baroni del 1485 contro Ferrante d’Aragona, sovrano napoletano tra il 1458 al 1494. Chiusa per ordine del re Ferrante, la chiesa venne riaperta nel 1551.

Proprio a Ferrante, inoltre, si collega il raro e magnifico retablo Quattrocentesco. L’opera, attribuita a Pietro Buono, raffigura la Deposizione di Cristo ed è una delle testimonianze di matrice fiamminga più importanti della storia dell’arte napoletana. Proprio nella scena è raffigurato Ferrante d’Aragona, nei panni di Nicodemo, colui che regge il corpo di Cristo. L’opera d’arte, un vero tesoro ai più sconosciuto, è stato ricollocato nella chiesa con la sua pregevole cornice, riccamente intagliata, grazie al finanziamento del Rotary Club nel 2020. Per motivi di sicurezza, infatti, era stato precedentemente spostato nel Museo Nazionale di San Martino.

Tutta la chiesa è uno scrigno di opere d’arte. Oltre il retablo, è possibile ammirare il pavimento in cotto maiolicato, molteplici ritratti di vescovi e cardinali (sono legati all’Arciconfraternita ben tre papi, Clemente XIV, Pio IX e Leone XIII), l’Andata al Calvario di Giovan Bernardo Lama e una lastra tombale risalente al 1367 sotto la quale riposa Bartolomeo del Sasso.

La visita con i giovani appassionati di Manallart inizia in via Cesare Sersale n° 9, al secondo piano di un vecchio e all’apparenza normalissimo palazzo napoletano. Salite le scale, si attraversa una porta di ferro che trasporta direttamente nell’amenità del Quattrocento, nel giardino acquistato nella metà del secolo dai confratelli.

Il chiostro, abbellito con alberi di agrumi conserva affreschi del 1648 di Giovanni Battista Benaschi. Il primo raffigura l’incontro tra Gesù e la Samaritana, l’altro rappresenta la fuga in Egitto. Attraversato il giardino, tramite una piccola porticina si giunge finalmente nella chiesa.

«Il nostro lavoro nella chiesa della Disciplina della Santa Croce – dichiara Roberta Marino, socia fondatrice di Manallart – è incentrato sulla valorizzazione e sulla divulgazione della sua storia. In primis vogliamo far conoscere la chiesa della Disciplina della Santa Croce ai napoletani, in quanto a malincuore devo ammettere che è ancora poco conosciuta e non è inserita nei classici circuiti turistici, come del resto tutto il quartiere di Forcella. Molti napoletani ignorano l’esistenza di questa chiesa e della sua storia, ma per noi è di fondamentale importanza divulgarla proprio per far comprendere come la storia della chiesa si intrecci perfettamente con la storia del quartiere. Non per ultimo, ci rivolgiamo ai turisti per far sì che la chiesa della Disciplina diventi una tappa imperdibile per chiunque venga in visita nella nostra città. Questo è un aspetto molto importante perché le nostre attività non riguardano soltanto la visita guidata esclusiva della chiesa, in programma tutti i sabati e le domeniche, ma abbiamo inserito la Disciplina in ogni nostro tour come tappa finale di un percorso. Ad esempio tutte le domeniche abbiamo in programma un tour speciale del quartiere, “Scopri Forcella e poi… ritorni”, che prevede una serie di tappe insolite in stato di semi o completo abbandono. Questo ci aiuta a trasmettere ai nostri visitatori come il quartiere sia cambiato negli ultimi anni. Fino a qualche anno fa, e in minima parte ancora oggi, il quartiere Forcella era associato all’idea di criminalità, di delinquenza, del contrabbando e delle faide camorristiche che ne ha occultato le bellezze storico-artistiche e quindi gli stessi napoletani si mostravano restii nel visitare il quartiere. L’apertura al pubblico dopo oltre quarant'anni di chiusura della chiesa della Disciplina della Santa Croce assume quindi un significato profondo sia perché si configura come un vero e riscatto sociale e culturale che il quartiere sta vivendo sia perché si tratta di un bene riaperto che viene restituito alla collettività, mettendo a disposizione dei bambini e dei ragazzi il giardino storico, unica area verde presente nel quartiere, e la possibilità ai fedeli di praticare un'ora di culto, prima delle nostre attività».

È possibile visitare la chiesa il sabato alle 10:30, alle 12, alle 15 e alle 16:30, e la domenica alle 10 e alle 11. Il costo del biglietto per la visita con Manallart è di 5 euro per gli adulti, 4 euro dai 6 ai 12 anni ed è gratis per i più piccoli. La chiesa è aperta al culto e si può visitare anche gratuitamente durante l’ora per la preghiera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA