Verde da salvare, i ragazzi disabili puliscono il parco di Ponticelli

Verde da salvare, i ragazzi disabili puliscono il parco di Ponticelli
di Alessandro Bottone
Lunedì 3 Maggio 2021, 21:45 - Ultimo agg. 22:11
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La nuova sfida dei “ragazzi” della onlus 'Nives' è restituire dignità al parco pubblico di Ponticelli, quartiere della zona orientale di Napoli. Le oltre venti persone con diverse disabilità, sindrome di Down e autismo hanno preso a cuore il parco municipale intitolato a Sergio De Simone, da tempo abbandonato e nel degrado.

Nei pomeriggi soleggiati si incontrano nel “polmone verde” incastrato tra la biblioteca comunale, due scuole e le palazzine popolari di via Luigi Franciosa per provare a recuperare un angolo del bene e restituirlo a sé stessi e ai tanti cittadini che lo frequentano assiduamente nonostante la mancanza di interventi su aiuole e sentieri. Il verde è cresciuto rigoglioso tanto da superare il metro di altezza e ricoprire anche le panchine in muratura: alcune di queste sono state distrutte dai vandali. Del parco municipale realizzato negli anni della “ricostruzione” post sisma del 1980 rimane ben poco. Le fontanelle sono scomparse. Stesso destino per il pozzo. L'impianto d'illuminazione è fuori uso da anni perché danneggiato. Spento da tempo anche quello d'irrigazione. Delle giostre restano soltanto scheletri e pezzi di legno dopo l'incendio e i danni dei delinquenti. Muretti, sentieri, caditoie e pista di pattinaggio necessitano di manutenzione. Da ripristinare anche la recinzione in metallo, pesantemente danneggiata in più punti e non ancora riparata: così l'accesso è permesso a chiunque e a qualsiasi ora.

 

Condizioni di degrado che necessitano di interventi importanti. Partono da questa consapevolezza i “ragazzi” dell'associazione 'Nives' che partecipa al progetto del CSV Napoli “Le comunità solidali” con attività volte all'inclusione sociale, all'accoglienza e alla lotta alle discriminazioni.

Il laboratorio è, innanzitutto, una occasione per stare all'aria aperta e prevenire pericolose occasioni di contagio dal coronavirus. Le persone con disabilità lo vivono come uno spazio di libertà e di impegno. L’obiettivo è l'autonomia progressiva di ognuno di loro ai quali si affidano compiti sempre più impegnativi: ciò permette di sentirsi protagonisti e non esclusi da circostanze ordinarie.

La pulizia del verde ha generato particolare entusiasmo. Giovani e adulti, dai 14 ai 63 anni, si sono rimboccati le maniche e lo faranno ancora nei prossimi pomeriggi, come spiega Amalia Matino, volontaria della onlus che li segue con costanza. Per superare gli stereotipi sulle persone con disabilità è importante coinvolgerle in attività insieme a tanti altri, come ai giovani residenti che hanno partecipato alla pulizia delle aiuole. Una circostanza che ha entusiasmato particolarmente Roberta Scognamiglio, presidente della onlus 'Nives', da anni attiva sul territorio orientale di Napoli, la quale spiega che i soci della realtà associativa saranno coinvolti anche nell'orto didattico e nel laboratorio creativo.

La pulizia del parco abbandonato è anche una azione simbolica per sollecitare le istituzioni a farsi carico della pulizia e della manutenzione del bene pubblico così da restituirlo alla collettività nelle condizioni migliori. La VI municipalità, che ne ha la competenza, non ha giardinieri e mezzi a disposizione per operare. Il parco Sergio De Simone di Ponticelli sarà interessato dagli interventi finanziati dalla Regione Campania: nell’attesa dell’avvio delle operazioni previste è particolarmente indispensabile intervenire in modo tempestivo per assicurare igiene e decoro.

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