Violenza sulle donne a Napoli, una panchina per Ornella uccisa dal compagno: «Ora leggi più forti»

Violenza sulle donne a Napoli, una panchina per Ornella uccisa dal compagno: «Ora leggi più forti»
di Giuliana Covella
Martedì 11 Maggio 2021, 17:49 - Ultimo agg. 12 Maggio, 08:33
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«Ad Ornella Pinto, affinché il ricordo del suo sorriso possa continuare a illuminare questi luoghi». Ha fatto commuovere tutti la frase scritta sulla panchina rossa con farfalle colorate inaugurata questa mattina in memoria di Ornella Pinto, vittima di femminicidio, uccisa il 13 marzo scorso dall’ex convivente Giuseppe Iacomino.

Oggi Ornella avrebbe compiuto 40 anni, ma non ha potuto festeggiare insieme ai genitori, alle sorelle e al figlioletto di 4 anni perché l’uomo che diceva di amarla l’ha accoltellata nel sonno due mesi fa. Così la Uil Campania e l’Autorità portuale hanno voluto intitolare alla docente di sostegno che insegnava al Liceo Artistico Di Napoli un simbolo contro ogni forma di violenza sulle donne. «Io e la mia famiglia vogliamo giustizia, non vendetta - sottolinea Giuseppe Pinto, papà di Ornella - ma servono leggi più incisive per contrastare il fenomeno.

Perché finora la politica è stata assente. Ecco perché faccio appello al presidente della Repubblica. Dato che quando è morta mia figlia, che era una dipendente dello Stato in quanto insegnante, non è stata ricordata nemmeno con un telegramma o altro dal ministro dell’istruzione».

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«Questo è da parte nostra il modo per offrire una vera testimonianza di contrasto alla violenza di genere - afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania - che continua ad essere troppo forte non solo a Napoli ma nella nostra regione e in Italia. La panchina vuole essere inoltre un monito affinché si faccia di più per le donne dal punto di vista lavorativo. Il contrasto alla violenza si fa anche con politiche del lavoro per superare culturalmente il fenomeno. Per questo ringrazio l’Autorità portuale che ci ha permesso di organizzare l’iniziativa congiuntamente, il nostro centro di formazione, l’Erfap, dove Ornella aveva collaborato prima di insegnare e l’artista Valentina Guerra che ha realizzato la panchina con delle farfalle come segno di bellezza e di fragilità. Un simbolo che stando nel Porto di Napoli immaginiamo possa essere un bel segnale per ricordare Ornella nel suo quarantesimo compleanno».

Gli fa eco Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità portuale: «Si tratta di un simbolo forte per una persona che non c’è più, deve essere un monito in uno dei porti più importanti del Mediterraneo, crocevia del mondo, per cui chi passa si ricordi che dietro quella panchina c’è una vittima di violenza. Bisognerebbe però investire di più in strutture per chi si trova in difficoltà, altrimenti resteranno solo chiacchiere».

Tra i partecipanti alla cerimonia anche la consigliera regionale Loredana Raia, che ha rimarcato «l’importanza di sensibilizzare le giovani generazioni». «Dopo 10 anni stiamo ancora a contare femmicidi - aggiunge - dall’inizio dell’anno sono 37 nel nostro Paese, ciò vuol dire che ogni 3 giorni e mezzo muore una donna ammazzata per mano di un uomo. Dal 2011 la Regione Campania ha messo mano al contrasto contro contro la violenza e per sostenere i figli di queste vittime con azioni e risorse che però non bastano, perché si deve continuare a lavorare sui ragazzi nelle scuole».

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