Napoli, anche Scampia è stazione d'arte: inaugurato lo «Scambiapassi»

L’inaugurazione del progetto “Lo Scambiapassi”
L’inaugurazione del progetto “Lo Scambiapassi”
di Antonio Folle
Lunedì 16 Dicembre 2019, 16:41 - Ultimo agg. 16:56
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Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha inaugurato stamattina nella stazione di Scampia «Lo Scambiapassi», un progetto ideato e organizzato dalla Fondazione Plart di Napoli e inserito nell'ambito della riqualificazione urbanistica della stazione di Scampia avviato dalla Regione per "strapparla" dal suo destino di degrado e abbandono. Mesi di lavori e interventi strutturali che hanno cambiato il volto della stazione capolinea della Linea 1 e che hanno avviato un lungo e delicato processo di riqualificazione di una periferia abbandonata per troppi anni. Installazioni d'arte moderna, un percorso musicale che abbraccia la canzone napoletana in tutte le sue sfumature - dai classici alla musica degli artisti moderni - una illuminazione completamente ristrutturata e rifunzionalizzata fanno oggi della stazione di Scampia una delle stazioni d'arte più belle della città. «Si tratta di un modo di estendere e ampliare il senso stesso di museo - ha commentato Maria Pia Incutti, presidente della Fondazione Plart - da luogo custode dell'identità a luogo capace di mobilitare e germogliare nuova identità nello spazio sociale».
 

 

De Luca dal palco ha mostrato le foto che ritraevano la stazione di Scampia fino a qualche anno fa, invitando i presenti ad un confronto diretto con la situazione attuale. Il presidente della Regione ha poi sottolineato gli sforzi compiuti in questi anni per dare un nuovo volto ad una stazione che può e deve fare da volano di sviluppo per un intero quartiere. «In questi anni abbiamo investito quaranta milioni di euro per dare vita a quello che non è solo un progetto di riqualificazione urbanistica, ma soprattutto un progetto di riscatto della periferia. Quando abbiamo pensato a questo progetto non abbiamo pensato solo alla riqualificazione degli spazi interni della stazione ma - ha proseguito - abbiamo dato vita ad una serie di interventi urbanistici sugli spazi esterni. Interventi che hanno cambiato il volto di questa zona, come testimoniano i due bellissimi murales che accolgono i visitatori che escono da quella che ora è la stazione più bella di Napoli. Siamo veramente soddisfatti - ha poi concluso De Luca - questo è solo un pezzo della Napoli europea che vogliamo continuare a costruire». 

Il numero uno di Eav Umberto de Gregorio ha sottolineato il lavoro fatto in questi anni per l'apertura di nuove stazioni della Linea 1. Aperture che entro il 2023 dovrebbero completare l' "anello" del trasporto su ferro della Città Metropolitana. «Il processo di riqualificazione si è concluso già un anno fa - il commento - oggi inauguriamo questa parte artistica che siamo sicuri rispecchi in pieno le sensibilità dei cittadini. Nel 2020 saranno inaugurate le stazioni di Melito e Miano, nel 2021 toccherà alle stazioni di Regina Margherita e Secondigliano. Più complessa l'apertura della stazione Di Vittorio, prevista per il 2023».
 

Presente, tra gli altri, il presidente dell'VIII Municipalità Apostolos Paipais che ha entusiasticamente commentato il processo di crescita di un quartiere che si sta sforzando per staccarsi dagli stereotipi di Gomorra. «Anzitutto voglio ringraziare il presidente De Luca per gli sforzi di questi ultimi anni - ha commentato Paipais - qualche giornalista mi chiedeva se adesso il centro cittadino e le periferie sono più vicini. Io invece voglio sottolineare come adesso Scampia non sia più una periferia, ma sia al centro della Città Metropolitana insieme a tutte le sue eccellenze. Come Municipalità - ha proseguito - siamo orgogliosi e rivendichiamo con orgoglio di aver negato i permessi a girare le scene di Gomorra sul nostro territorio. Scampia non è Gomorra, è molto altro».

 

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