Apple, sfida senza ressa: ai test
​si presentano solo in 175

Apple, sfida senza ressa: ai test si presentano solo in 175
di Mariagiovanna Capone
Martedì 6 Settembre 2016, 10:31 - Ultimo agg. 14:10
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La ressa non c'è stata. Sono arrivati in 175 rispetto ai 500 previsti, il 35 per cento. «È quella che noi docenti definiamo selezione naturale degli studenti: si autoescludono perché acquistano consapevolezza di non essere preparati o all'altezza del corso». Non c'è nessuna delusione né amarezza. Le folle oceaniche di studenti restano peculiarità dei test d'ingresso, anche se a fare domanda per partecipare alla iOS Developer Academy sono stati ben 4.174. Quando il rettore Gaetano Manfredi arriva al Complesso Universitario di Scienze Biotecnologiche lo staff della Federico II sta per prepararsi alle operazioni di riconoscimento dei candidati, la commissione presieduta da Giorgio Ventre sta controllando il materiale tecnico e i rappresentanti della Apple testando la rete wifi presente nell'edificio. E bene hanno fatto perché un piccolo problema c'è: una delle 40 reti locali allestite per questa occasione entra in conflitto con altre e viene spenta per consentire il perfetto funzionamento del traffico generato dagli iPad. Ogni candidato infatti avrà un tablet fornito dalla società di Cupertino già impostato per il test. Ne hanno portati 530, abbondantemente in più, custoditi in speciali contenitori blindati e forniti di lucchetto, tenuti d'occhio dalla commissione fino al via libera del presidente.
 

 

Sono stati già suddivisi per aula, dalla lettera A alla lettera G, ciascuno con una sigla a tre cifre appiccicata sul retro, la prima delle quali corrisponde al nome dell'aula e i numeri al posto nei banchi. Ogni fila può contenere al massimo 3 studenti, distanti a sufficienza per non permettere di interagire tra loro, e a separarli con quelli alle spalle ci sono degli alti divisori. Il posto nel banco è assegnato dal caso: non appena identificato e registrato il candidato pescherà da una scatolina un foglietto dove c'è scritto il codice a tre cifre appunto. Fatto ciò, il commissario lo accompagna al posto assegnato insieme a una busta, da tenere chiusa fino all'inizio ufficiale dei test. All'interno della busta c'è il Token, un codice di cinque cifre che servirà a rendere attivo l'iPad, utile ad avviare il software per il test: dal momento in cui si cliccherà su Access the test i candidati avranno 60 minuti per rispondere ai 30 quesiti. Nessuna possibilità che un iPad possa contenere un test uguale a quello di un altro. 

«Le 30 domande presenti sono state prelevate casualmente da un elenco di 350 quesiti che noi della commissione abbiamo preparato»·precisa Ventre. Gli argomenti sono logica, algebra, informatica e linguaggi di programmazione, con quattro opzioni di risposta a quesito che assegna due punti a ogni risposta esatta, mezzo punto in meno per ogni errore, zero punti per i quesiti lasciati in bianco. Appena 2 minuti per leggere e risolvere ogni domanda, azzeccandone almeno 15 senza sbagliarne nessuna, poiché il punteggio minimo per procedere ai colloqui è di 30 punti.

Già prima di iniziare il riconoscimento, tra i ragazzi l'emozione è palpabile. Qualcuno un po' più sicuro di sé prova a confrontarsi con altri, ma la sensazione è che tra i presenti la percentuale di esperti in programmazione Swift (il codice tipico del sistema operativo usato dalla Apple) sia piuttosto bassa. «Ci sono pochi ragazzi? Me l'aspettavo. È inevitabile quando non c'è nessuna tassa di iscrizione. Altri invece hanno chiesto di poter spostare la prova perché impegnati in esami o test d'ingresso all'Università. Ma sono convinto che vinceranno i più bravi e competenti»·spiega Manfredi. La iOS Developer Academy infatti è la prima scuola Apple in Europa che formerà per nove mesi esperti programmatori che nella struttura di San Giovanni a Teduccio potranno raffinare le loro conoscenze e preparazione su software, per impegnarsi nella progettazione e lo sviluppo di app e la creazione di start up.

Il 75 per cento dei candidati arriva dalla Campania, il 15 da fuori regione (in prevalenza Puglia, Lazio e Toscana), 5 da fuori Italia. Almeno 20 provengono dalla Germania, tra cui il 21enne Martin Pluisch di Bonn e Jan Dammshäuser già sviluppatore iOS, così come l'estone Roland Talvar e l'ungherese Richard Zoltan Toth. L'ultima sessione dei test ci sarà venerdì alle 10 e forse già nel pomeriggio si potranno conoscere i risultati. Accederanno ai colloqui al massimo in 300 con un punteggio minimo di 30 punti, che si terranno la settimana prossima.

Un colloquio motivazionale che si terrà in lingua inglese e che servirà per capire il carattere e la predisposizione dei candidati, le ambizioni, gli ambiti su cui potranno concentrarsi per la creazione di app (arte, gaming, medicina, scienze, tecnologia, comunicazione...) e, aspetto non meno importante, per fornire una descrizione delle proprie caratteristiche umane che possano essere messe maggiormente a frutto durante il corso.
In 200 accederanno all'Academy di San Giovanni a Teduccio. Durante il corso che inizierà nei primi giorni di ottobre, la Apple fornirà loro un kit con iBook, iPad e iPhone, ai 10 migliori anche delle borse di studio di circa 800 euro ciascuna (ma la Regione Campania sta lavorando per coprire le spese per tutti gli studenti) e potrebbe scegliere il migliore da portare a Cupertino. Per gli altri niente paura, Gaetano Cafiero, presidente della sezione ICT dell'Unione Industriali, ha promesso che offrirà posti di lavoro ai primi 100 giovani che si formeranno nell'Academy.

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