Caldo record a Napoli, Verdoliva: «Astenia e colpi di calore, al triage scatta la priorità»

Evitare di uscire nelle ore più afose, grande cautela soprattutto per chi soffre di altre patologie

Ciro Verdoliva
Ciro Verdoliva
di Ettore Mautone
Martedì 18 Luglio 2023, 09:59 - Ultimo agg. 14:24
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Il manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva è stato il primo, venerdì scorso, a raccogliere l'allerta meteo diramato a inizio della scorsa settimana dalla Protezione civile e quello conseguente della giunta regionale. L'annunciata eccezionale ondata di calore si è poi abbattuta su tutta la penisola investendo in pieno le grandi città come Napoli. Con una prima disposizione urgente inviata da Verdoliva a tutti i direttori sanitari degli ospedali, alla rete degli 11 distretti (compreso Capri) e alle strutture per anziani del territorio, sono state attuate una serie di misure per far fronte ai bisogni di anziani, neonati, bambini, donne in gravidanza, ammalati cronici, persone senza fissa dimora compresi gli animali domestici tenuti in famiglia o randagi per i quali l'Asl ha sollecitato di prestare maggiore attenzione. Direttive aggiornate e reiterate ieri mattina, su indicazione della Regione, anticipando di qualche ora quanto poi disposto, anche a livello nazionale, dal ministro della Salute Orazio Schillaci in un articolato piano sanitario di emergenza.

Direttore Verdoliva quali misure ha messo in campo per fronteggiare la situazione?
«Siamo partiti venerdì con una nota diramata a tutti i responsabili sanitari all'indomani dell'allerta della Protezione civile e delle sollecitazioni della giunta regionale che annunciavano per sabato 15 luglio e fino a mercoledì 19, in particolare per l'inizio di questa settimana, temperature su tutta la Campania ben al di sopra delle medie stagionali e anche oltre i picchi segnati negli ultimi anni di caldo già record».

Temperature di 7-9 gradi sopra la media e tassi di umidità con picchi nelle ore serali e notturne nell'80-90 per cento: che si fa in questi casi?
«Bisogna tutelare i fragili: abbiamo per questo allertato tutti i pronto soccorso, nonostante le note carenze di personale e le difficoltà dei turni per le ferie estive.

Abbiamo inoltre predisposto percorsi protetti nei distretti e chiesto alla medicina e pediatria di famiglia di rendersi sempre reperibili con i loro pazienti preventivando un aumento degli accessi e delle richieste di soccorso e di cura».

E quindi?
«La maggior parte dei servizi ospedalieri e territoriali ha elaborato un piano che in queste ore viene continuamente aggiornato rispetto alle necessità. In pratica abbiamo rispolverato, con una disposizione finale di ieri mattina, alcune delle misure straordinarie già messe in atto durante le fasi acute della pandemia».

Qualche dettaglio su questo piano?
«In sintesi abbiamo disposto una maggiore attenzione nell'indicare in cartella di Pronto Soccorso - oltre al codice triage - anche il "codice calore" e poi potenziato gli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 per 12 ore al giorno garantendo accessi legati agli effetti del caldo potenziando al contempo i servizi di guardia medica e disposto anche, laddove necessario, alcune unità di medici attivabili a domicilio al bisogno anche su segnalazione del 118 che, attraverso le chiamate che arrivano in Centrale, ha il polso della situazione sul territorio - per visite domiciliari sul modello delle Usca sperimentate durante le pandemia. Medici che lavoreranno in collegamento con i servizi di assistenza domiciliare anche in funzione filtro per evitare accessi inappropriati nei Pronto soccorso».

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Si può parlare di emergenza sanitaria? Quali sono i numeri in termini di accresciuto fabbisogno della popolazione?
«Registriamo per il 118 un aumento delle chiamate di circa il 10 per cento legate in maniera diretta o indiretta al fattore caldo su preesistenti quadri di salute compromessi da altre patologie croniche. Per quanto riguarda invece gli accessi ai pronto soccorso registriamo sicuramente dal 10 al 15 per cento di aumento di casi clinici che giungono in ospedale a cui occorre aggiungere un ulteriore 5 per cento di casi legati a un aumento delle punture di insetti. Non parliamo solo di zanzare ma anche di zecche, vespe e calabroni e altri insetti che possono veicolare malattie infettive, su cui è competente anche il Cotugno, ma anche essere causa di shock anafilattico e di cui occorre tenere alta la guarda sul fronte della prevenzione».

Sul piano pratico i cittadini su quali servizi aggiuntivi possono contare?
«Su azioni organizzative che rafforzano l'ordinaria risposta alle richieste di assistenza sanitaria per rispondere all'attuale scenario di caldo torrido oltre i limiti mai visti finora. Quindi ho dato disposizioni di attivare nei pronto soccorso oltre ai codici bianco/verdi - col il relativo percorso già attivo dal settembre 2022 afferente ad ambulatori a bassa complessità da tenere in funzione con servizio attivo dal lunedì dalla domenica dalle ore 08 alle ore 20 - e oltre ai codici giallo/rossi con l'ordinario percorso già funzionante, anche un "Codice calore" da attivare in triage se le condizioni del paziente siano legate, in fase di diagnosi all'ondata di caldo».

E per le guardie mediche?
«È prevista la completa copertura del turno di servizio (giorni feriali dalle 20 alle 8 e prefestivi e festivi h 24) per il quale sono già previste quattro unità per turno e per ogni distretto. C'è poi l'assistenza domiciliare, la più gradita dai pazienti. Infine il personale dei distretti e degli ambulatori e anche la rete dei medici di famiglia deve assicurare la massima e tempestiva azione per ogni assistito già in carico anche con diffusione di utili consigli preventivi nell'ambito della campagna di comunicazione predisposta dal ministero della Salute».

In cosa consiste questa campagna?
«Oltre ai consigli diretti l'affissione in tutti i luoghi sanitari della Asl di una apposita locandina con un vademecum che insieme a alcuni video del ministero e della Regione sono stati pubblicati sul sito aziendale e su tutti i canali social. Non ci faremo trovare impreparati se l'ondata di caldo dovesse perdurare».

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