Operazione Poseidone, avvocati contro l'Inps a Nola: scatta il flash mob

Operazione Poseidone, avvocati contro l'Inps a Nola: scatta il flash mob
di Nello Lauro
Giovedì 12 Aprile 2018, 15:10
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NOLA - Arriva anche a Nola l’eco della protesta degli avvocati. Con un flash mob silenzioso, il 16 aprile alle 10 alle 10,30, anche i togati nolani manifesteranno in tribunale contro la cosiddetta “Operazione Poseidone”, l’azione di recupero di contributi sommersi avviata dall’Inps insieme all’Agenzia delle Entrate nel 2011, e da allora oggetto di controversie, giudizi e polemiche. In base a questa operazione, non solo gli avvocati ma molte altre categorie di liberi professionisti (architetti, ingegneri, commercialisti, per citarne alcuni) vennero iscritti “d’ufficio” alla previdenza Inps. Un sistema con cui l’istituto intendeva recuperare circa 6 milioni di euro di contributi sommersi ma che ha finito per trasformarsi, accusano gli avvocati, in una mannaia per gli autonomi.

In concreto, infatti, a moltissimi avvocati e professionisti sono state recapitate cartelle esattoriali da un minimo di 2500 ad un massimo di 30mila euro. L’operazione Poseidone è stata già “bloccata” dal governo in carica nel febbraio del 2012, salvo poi tornare in auge nel 2015. Da questa vicenda sono scaturite migliaia di contenziosi, circa 500 dei quali conclusisi in primo e secondo grado con sentenze favorevoli ai professionisti che hanno avviato ricorso, ma poi ribaltate dalla Cassazione. Il caso Poseidone resta dunque aperto, con gravi ripercussioni soprattutto sui giovani avvocati. “Degli 800.000 professionisti coinvolti (fascia giovane - 30/40 anni - e di basso reddito - entro i 5000 euro, nella maggior parte dei casi) – continuano- molti sono stati già costretti a cessare le loro attività cancellandosi dagli albi, ancora una volta nel silenzio assordante dello Stato. Non sarà una o più sentenze della Cassazione a stravolgere un principio di diritto. Perché non è diritto o giustizia ciò che limita la possibilità di una esistenza libera e dignitosa, che dovrebbe essere garantita dallo stesso Stato che oggi ci schiaccia. Perché di previdenza non si può morire”. Il flash mob si svolgerà nella stessa data ed alla stessa ora anche dinanzi ai tribunali di Lecce, Bari, Napoli, Napoli Nord, Torre Annunziata, Salerno, Santa Maria Capua Vetere, Monza, Benevento, la sede Inps di Pescara e la Corte di Cassazione a Roma.
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