«Edifici storici ormai quasi tutti a rischio. Piano con Ingegneria, mancano i fondi»

«Edifici storici ormai quasi tutti a rischio. Piano con Ingegneria, mancano i fondi»
di Marisa La Penna
Giovedì 4 Giugno 2015, 08:32
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Una iniziativa meritoria. Pasquale Belfiore, ordinario di Composizione Architettonica alla Sun ed ex assessore comunale all’Edilizia pubblica e privata da 2009 al 2011, condivide l’iniziativa del Comune. E rilancia sostenendo che la raffica di ordinanze emesse in questi giorni è poca roba rispetto alla grave emergenza che vive il centro storico. Sono migliaia, sostiene infatti il docente, gli edifici su cui si dovrebbe intervenire.

Professore perchè queste ordinanze vengono emesse tutte insieme?

«Stiamo parlando di ordinanze per la tutela della pubblica incolumità. Pertanto si tratta di provvedimenti che devono essere adottati. Essenzialmente nascono da segnalazioni o denunce. E la tragedia della scorsa estate ha sensibilizzato i cittadini inducendoli a denunciare».





Tra un po’ avremo dunque una città impacchettata, con decine e decine di edifici ingabbiati. Non sarà un bel vedere per i turisti, non trova?

«Se un visitatore vede un ponteggio penserà che c’è attenzione per il costruito. I ponteggi non esprimono una patologia, ma una cura che ci si prende dell’edificio. E poi se l’obiettivo è la sicurezza nessuno potrà muovere critiche. L’importante è che si controlli affinchè i lavori vengano eseguiti in tempi brevi».





E se i proprietari dei palazzi non hanno la disponibilità economica per affrontare i lavori?

«In realtà il Comune potrebbe eseguire i lavori ”in danno” e poi rivalersi sui proprietari. Ma nel nostro caso è una eventualità remota. Perchè non c’è disponibilità di danaro nei bilanci degli enti pubblici per questi interventi. Delle somme sono riservate soltanto per lavori di estrema urgenza».





In tanti condomini si fanno innalzare le impalcature e poi non si eseguono i lavori. Non si corre il rischio che i ponteggi restino in eterno?

«Innanzitutto non sempre è necessario il ponteggio. Alcuni interventi sulle facciate si possono fare con mezzi leggeri. Per esempio con i cosiddetti ragnetti, ovvero elevatori con i quali è possibile eliminare il pericolo con costi relativamente economici. In quanto ai ponteggi che potrebbero non essere rimossi, non bisogna dimenticare che l’occupazione di suolo si paga. E si paga anche il noleggio delle impalcature».

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