«Io, disabile, truffata a Ischia: ora rischio il bonus vacanza»

«Io, disabile, truffata a Ischia: ora rischio il bonus vacanza»
di Massimo Zivelli
Lunedì 24 Maggio 2021, 08:03 - Ultimo agg. 18:51
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È davvero sconcertante la disavventura occorsa nella Ischia fresca di nomination covid free a una donna disabile che aveva prenotato la vacanza in un hotel per poi scoprire che la struttura non è attrezzata per le sue esigenze, mentre il gestore dell'hotel si è - finora - rifiutato di restituirle la caparra versata in anticipo. A denunciare l'episodio è il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. «Una storia vergognosa che getta discredito sugli albergatori e infanga immagine dell'ospitalità ischitana» accusa il rappresentante regionale di Europa Verde, che è stato contattato dalla disabile. Marcella Teano, questo il nome della signora, che subito spiega come l'albergatore abbia «dapprima incassato l'acconto» per poi far capire che nell'intera struttura non esiste una camera dotata di bagno per disabili. «Mi ha ferita - lamenta la turista - mi ha fatto sentire sbagliata». 

Il racconto di Marcella Teano è confermato dagli screenshot conservati dalla donna da cui emerge tutta la conversazione intrattenuta su whatsapp con l'albergatore. Trentenne napoletana, disabile motoria e madre di una splendida bambina, Marcella aveva prenotato un soggiorno dal 20 maggio al 2 giugno presso l'albergo a tre stelle che sorge nei pressi della spiaggia di San Francesco a Forio, sottolineando da subito le sue esigenze speciali.

Dopo aver ricevuto rassicurazioni dal gestore, la donna ha versato l'anticipo di 400 euro usufruendo del bonus vacanze 2020 (che come è noto è valido fino al prossimo 30 giugno). La convocazione improvvisa per una visita medica per la figlia, a Roma, la spinge a chiedere il cambio per un altro periodo, la settimana dal 13 al 20 giugno. E qui viene a scoprire che nell'intera struttura non esistono stanze con bagno per disabili. «Prima ha preso l'acconto e poi ha ammesso che in tutta la struttura non c'erano bagni per disabili. Però i soldi non me li vuole restituire», dice la Teano: «La ritengo un'ingiustizia che mi fa star male. E poi c'è modo e modo di dire le cose. Mi ha ferita, mi ha fatto sentire sbagliata ancora una volta. E se non fosse arrivata la convocazione della visita medica per mia figlia a Roma avrei scoperto solo lì di non poter andare in bagno. Eppure ero stata molto chiara fin dall'inizio sulle mie necessità. Adesso - continua - spero almeno di riuscire a riavere i soldi del bonus vacanze che abbiamo già versato. Ma quella che doveva essere una settimana di tranquillità per la nostra famiglia, si è trasformata in un incubo». 

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In realtà, stando sempre ai messaggi salvati su whatsapp dalla turista, il gestore fa capire di non avere intenzione di restituire la caparra. D'altra parte - si difende - il suo hotel è effettivamente privo delle barriere architettoniche: la carrozzina può muoversi senza problemi, mentre della necessità del bagno speciale nel corso della prima telefonata non si sarebbe esplicitamente parlato. «Spero che prevalgano il buon senso e l'onestà, e che l'albergatore in questione le restituisca i soldi. Questo episodio, purtroppo, dimostra ancora la scarsa attenzione di alcuni operatori turistici per le esigenze speciali delle persone», conclude Borrelli, aggiungendo che «da quello che risulta agli atti» la struttura in questione «stranamente ogni anno cambia nome e spesso anche formula societaria». L'invito è naturalmente alle istituzioni a vigilare, perché nell'isola covid free annunciata con legittima soddisfazione dal presidente De Luca, non si rischi che, debellato il pericolo del contagio, i turisti abbiano a doversi misurare con altre spiacevoli problematiche. 

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