Campi Flegrei: «Ingv non collega bradisismo a eruzione»

Le parole del direttore generale

I Campi Flegrei
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Venerdì 29 Settembre 2023, 15:45 - Ultimo agg. 21:17
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«In questo momento non ci sono collegamenti ufficiali da parte dell'Ingv tra il bradisismo e la possibile eruzione dei Campi Flegrei». Lo afferma Italo Giulivo, direttore generale della Protezione civile della Campania. Il Piano di emergenza che esiste su Pozzuoli e su aree vicine al Comune riguarda l'eruzione, non il terremoto per il bradisismo in atto. Se si passasse allo stato arancione di pre-eruzione inizierebbe una valutazione tecnico-scientfica in base alla direttiva della Protezione Civile nazionale e poi ci sarebbe un possibile decreto del governo per l'evacuazione, a cominciare dai turisti, con il divieto di determinate attività (ad esempio quelle ludiche all'aperto) e una spinta ad evacuare i residenti nelle aree più a rischio, tranne quelli che per situazioni personali (persone con handicap, figli piccoli, genitori anziani) possono restare a Pozzuoli, almeno fino al livello rosso, che comporta l'obbligo di evacuazione per tutti.

«Lo sciame sismico in atto - sottolinea Giulivo - è un movimento del terreno che si gestisce anche avendo la piena conoscenza della vulnerabilità delle singole strutture. Se quindi un condominio ha un livello di resistenza sismica adeguato si sa che quell'edificio resiste: del resto, la Protezione civile nazionale sottolinea che non è mai caduto un fabbricato a Pozzuoli per il bradisismo.

Se invece c'è una casa vetusta, costruita anticamente senza manutenzione o abusiva o in cui sono state fatte sopraelevazioni abusive si deve avere la coscienza di chiedere una valutazione a un ingegnere specializzato».

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Un'indagine che ha dei costi e su cui c'è anche una pressione della gente di Pozzuoli affinchè ci sia un finanziamento pubblico dei controlli, che al momento non è previsto. Intanto con il bradisismo in atto «lavoriamo sul sollevamento del suolo e stiamo verificando - spiega Giulivo - se porta problemi nelle fognature, nei tunnel della Cumana e il 6 ottobre faremo una riunione per verificare la situazione attuale di queste aree».

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